Una campagna informativa per la raccolta dell’umido 

Differenziata. In arrivo “Fabio”, una serie di incontri e pubblicazioni per sensibilizzare l’utenza Il tecnico Seab: «Impurità o altri rifiuti potrebbero inficiare il ciclo biologico al centro di Lana»


Bruno Canali


Laives. Il 2020, per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio di Laives, sarà l’anno della svolta: a novembre è previsto infatti l’avvio della raccolta dell’umido, compatibilmente con l’entrata in funzione del centro di conferimento a Lana. Per arrivare preparati, già a febbraio partirà una campagna di informazione rivolta alla cittadinanza, mentre, in parallelo, l’amministrazione comunale dovrà anche predisporre tutto ciò che serve per il sistema.

È da qualche giorno che il consigliere Paolo Castelli, delegato per i rapporti con Seab, annuncia per febbraio l’arrivo di “Fabio”, sigla per “fare bio”. «Si tratta di una campagna informativa capillare – spiega Castelli – per preparare la comunità all’appuntamento con la raccolta dei rifiuti umidi. In stretta collaborazione con Seab saranno organizzati incontri e sarà distribuito materiale informativo, in maniera che poi non rimangano più dubbi. Sul versante dell’amministrazione comunale, occorrerà acquistare tutti i materiali necessari. La spesa prevista è attorno ai 400 mila euro, soldi che il Comune ha recuperato durante gli ultimi tre anni: da questo punto di vista non ci dovrebbero essere sorprese».

Seab ha già predisposto un piano operativo, frutto di una verifica a tappeto fra le utenze. Considerata l’estensione e la complessità della distribuzione abitativa nel territorio comunale, con la città, le due frazioni ei masi sparsi nel fondovalle e lungo le coste montane, ci saranno diverse tipologie di raccolta: contenitori stradali interrati o con serratura a chiave collocati su suolo pubblico, contenitori condominiali con serratura a chiave o personali, assegnati ai singoli utenti e collocati su proprietà privata. Il servizio sarà quindi gestito in funzione della tipologia di raccolta. In tutti i casi gli svuotamenti da parte di Seab saranno al ritmo di due a settimana, come succede anche a Bolzano. Il rifiuto umido dovrà essere conferito esclusivamente all’interno dei sacchetti di carta che saranno forniti da Seab.

Già in occasione della presentazione al consiglio, i rappresentanti di Seab hanno raccomandato vivamente di conferire rifiuti il più “puliti” possibile. «Nei raccoglitori – ha spiegato l’ingegner Andrea Girinelli – non dovrà essere gettato nient’altro che l’umido. Ne va del suo smaltimento, perché il ciclo biologico, al centro di raccolta di Lana, sarà molto delicato e se insieme all’umido ci sono impurità e altri rifiuti, tutto deve essere gettato in discarica, con i costi elevati». Quest’ultimo aspetto, sottolineato più volte in consiglio comunale dal tecnico di Seab, sarà cruciale per il funzionamento di tutta la filiera dell’umido.













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