LA PROVOCAZIONE

"Los von Rom": scritte di fuoco in Alto Adige contro il governo e la "Fase2"

I fuochi in Pusteria opera degli Schützen: "Via da Roma" alla vigilia della visita a Bolzano del ministro Boccia. Pressione su Kompatscher per la riapertura anticipata



BOLZANO. In segno di protesta contro la "Fase 2" dettata dal governo nazionale, in Alto Adige è riapparso lo storico slogan secessionista "Los von Rom" ("via da Roma") alla vigilia della visita del ministro Francesco Boccia di domani lunedì 4 maggio. Si tratta di scritte di fuoco accese sulle montagne inserite nella campagna di provocazione contro il governo lanciata dagli Schützen sudtirolesi contro la "Fase 2". Una pressione sul governatore Kompatscher per la riapertura anticipata in provincia di Bolzano.

Le scritte sono apparse in Val Pusteria, in particolare a Villabassa, opera della Schützenkompanie Johann-Jaeger Niederdorf Süd Tirol, e hanno subito acceso vivaci proteste.

Il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Urzì ha scritto una lettera aperta al ministro Boccia: "La sua visita in Alto Adige - si legge - è stata anticipata e sgarbatamente salutata la notte scorsa da decine di fuochi sulle montagne della nostra terra con le scritte “Los von Rom” (via da Roma) e altri messaggi secessionisti e dichiaratamente antitaliani. Questa plateale manifestazione rappresenta l’interpretazione autentica, quella percepita, delle iniziative legislative che in queste ore la maggioranza del Consiglio provinciale potrebbe assumere sulla cosiddetta legge per le riaperture immediate delle attività economiche. E’ stato annunciato il voto ed il pieno sostegno ovviamente anche da parte delle forze dichiaratamente indipendentiste, che per prime avevano lanciato la campagna per la integrale “riapertura” subito di tutte le attività della nostra provincia attribuendole un significato di emancipazione dall’Italia. Ovviamente questo movimento ha potuto contare su una indiscussa e ampiamente giustificata voglia di ritorno alla normalità da parte della collettività e soprattutto degli operatori economici come ovunque anche qui gravemente colpiti dalla quarantena. Egregio signor Ministro, anche noi siamo fra coloro che credono che il Paese debba ritornare a respirare e con esso le sue attività economiche. Ma credo che tutti lo vogliano. Ovviamente nella massima garanzia di sicurezza e salute pubblica, e con una attenzione differenziata fra territorio e territorio. Ma la partita che si gioca in Alto Adige non riguarda solo questo. L’iniziativa provocatoria di questa notte dà il segno della caratterizzazione che ha avuto il dibattito soprattutto in gran parte (fortunatamente non tutta) del mondo di lingua tedesca: “liberarsi” da Roma, imporre un proprio modello, non dovere rispettare le regole della Costituzione".

 













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Valeria Frangipane

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