il caso

Lupi: in consiglio provinciale a Bolzano i timori di chi vive e lavora in montagna

Interrogazione di Locher che avverte: a rischio la conservazione di malghe e masi 



BOLZANO. Stando a un monitoraggio dell'Ispra, negli anni 2020 e 2021 la popolazione di lupi è nuovamente aumentata, arrivando a circa 3.300 esemplari in Italia, di cui circa 950 nell'arco alpino, area dove si è registrato l'aumento più importante: lo ha segnalato Franz Locher (Svp), con una interrogazione in Consiglio provinciale, evidenziando che nella primavera del 2022 sono già stati registrati in provincia alcuni casi di sbranamento, e che per l'estate ci si aspetta il peggio, tanto che verrebbe messa in discussione la conservazione delle malghe e dei masi di alta montagna.

Il consigliere ha quindi chiesto se è stato elaborato un piano di gestione per rendere le zone sensibili territori senza lupi come richiesto con la mozione 114 del 2019, quali misure sono state intraprese per permettere all'Alto Adige di poter prelevare esemplari di lupi e ibridi e a cosa hanno portato, chi ha fatto richiesta affinché L'Ue modifichi la Direttiva Fauna e flora, come si intende sfruttare la possibilità, concessa da Roma nell'agosto scorso, di intervenire autonomamente e come intende intervenire la Giunta affinché a lungo termine l'Alto Adige diventi zona senza lupi.

L'assessore Arnold Schuler ha riferito che la tematica dei grandi predatori, molto complessa e fortemente emotiva, occupa da tempo, e che è molto difficile creare delle basi giuridiche che diano maggior margine di intervento. L'Alto Adige da solo può fare poco, per questo da tempo si è mosso insieme ad altre regioni per fare pressione affinché siano emesse le misure necessarie.

Facile è dare lo status di protezione a un animale, difficile è tornare indietro, ma non si può più dire che il lupo in Europa sia a rischio estinzione, e ci sono situazioni di conflitto molto importanti.

Purtroppo però con l'attuale base legislativa non c'è margine di manovra, non solo per l'Italia: anche in Tirolo questo è un problema. Il piano di gestione del lupo è sensato solo se ci sono le basi giuridiche necessarie e la definizione di zone senza lupo: solo allora si può definire il management.

La Provincia si è mossa a vari livelli politici, ma senza successo, e sono state anche messe in atto alcune misure a tutela delle greggi, ma troppo poche per valutarle.

Locher ha replicato che in Svezia, pure stato europeo, si vuole procedere per ridurre i 300 lupi esistenti, ed evidenziato le difficoltà degli agricoltori altoatesini spronando l'assessore a non cedere. 













Altre notizie

Attualità