Turismo

Merano, tassa soggiorno: il 10 per cento rimarrà nelle casse del Comune

Si tratta di circa 250-300 mila euro l’anno: in accordo con l’ente turistico, saranno investiti per progetti che riguardano sia i meranesi sia gli ospiti, con particolare riguardo alla pulizia della città e alla sicurezza



BOLZANO. Anche il Comune potrà usufruire della tassa di soggiorno. Una somma che si aggira sui 250-300 mila euro, il 10% del totale. Gli introiti si paleseranno nel 2025. «Il confronto era iniziato per dare un segnale alla collettività» spiega l’assessore Nerio Zaccaria. «E l’Azienda di soggiorno ha compreso e avallato la decisione. Il turismo è un pilastro della nostra economia, porta benefici e occupazione. Ma anche costi per la comunità locale. Da sempre ci battiamo affinché una quota della tassa di soggiorno possa rimanere al Comune». Ora, grazie a una legge provinciale, la richiesta diventa realtà. Il Comune ha piena disponibilità, non vincolata, di questo tesoretto che prima era suddiviso 70-30 fra ente turistico e Idm.

La quota all’Idm rimane invariata.

In accordo con l’Azienda di soggiorno, «i fondi raccolti saranno dedicati a migliorare i servizi - spiega Zaccaria - le nuove disposizioni provinciali mettono le amministrazioni comunali nelle condizioni di incamerare il 10% del gettito complessivo. Abbiamo scelto di sederci al tavolo con i vertici dell’ente turistico per ragionare insieme e senza trascurare le rispettive esigenze». In altre parole: l’amministrazione avrebbe potuto utilizzare la quota per altri scopi, ma si è scelto di concordarli con l’Azienda di soggiorno, destinandoli a migliorie che riguardano tanto i turisti quanto i residenti.

Previsioni.
Si guarderà soprattutto alla pulizia della città e alla sicurezza, con investimenti da definirsi nel 2025. Un anno per il quale «il quadro turistico si presenta nebuloso» osserva il sindaco Dario Dal Medico. «I lavori del maxi-cantiere del ponte Lueg - che aprirà a inizio 2025, nel tratto austriaco dell’autostrada del Brennero - uniti agli effetti della crisi economica che sta attraversando la vicina Germania sollevano interrogativi significativi sulle presenze turistiche del prossimo anno. L’amministrazione ha deciso di non aumentare l’imposta di soggiorno attualmente in vigore, rispettando la sensibilità degli operatori del settore. L'importo che ora confluirà nelle casse comunali verrà messo a disposizione per far fronte a progetti o migliorare servizi a favore della collettività e dei turisti».

Il turismo come pilastro.
Dal Medico e Zaccaria si allineano alle parole di Ingrid Hofer, presidente dell’Azienda di soggiorno:  «Per la nostra città il turismo rimane uno dei pilastri centrali dell’economia cittadina e riferimento importante per l’intero Burgraviato. Continueremo a collaborare con l’amministrazione comunale condividendo una pianificazione che consenta di equilibrare l’afflusso delle presenze nelle diverse stagioni. Confidiamo che i fondi vengano impegnati nel garantire una città pulita, sicura con dei servizi di qualità a vantaggio sia dei cittadini sia degli ospiti».

Il ruolo di Merano.
Un ulteriore messaggio arriva da Zaccaria:
«Ancora non viene riconosciuto a Merano, e all’Azienda di soggiorno, il ruolo di traino dell’economia turistica del Burgraviato. Merano e il suo ente turistico organizzano manifestazioni delle quali beneficiano le località dei dintorni, dove negli ultimi anni sono stati costruiti e ampliati diversi hotel. Merano dovrebbe avere un maggiore riconoscimento per il ruolo che svolge. Lo diciamo da tempo».













Altre notizie

Attualità