È giallo sul ponte di ferro Spuntano i conta-veicoli 

Viabilità. Affiorano nuovi dubbi sul collegamento tra il rione Marlengo e via Speckbacher Annullata la delibera di chiusura alle auto, ora la giunta installa misuratori del traffico


Giuseppe Rossi


Merano. Il destino del ponte di ferro, il manufatto che parallelo ai binari della linea ferroviaria Merano-Bolzano consente di collegare via Speckbacher a via Marlengo, potrebbe tornare a far discutere. Almeno a giudicare dalle apparecchiature predisposte dall’ufficio mobilità del Comune per conteggiare il numero dei passaggi di veicoli.

La crisi di giugno.

Nei mesi scorsi il ponte, sottoposto a lavori di ristrutturazione ultimati almeno tre mesi dopo la conclusione dei lavori stimata inizialmente, era finito al centro della contesa politica dopo che i Verdi avevano proposto, accogliendo al volo la raccolta firme di un centinaio di residenti in via Speckbacher, di ridimensionarlo a solo ponte pedociclabile. L’ipotesi di escludere dal transito tutto il traffico veicolare in arrivo da rione Marlengo e dall’uscita Mebo di via Zuegg aveva provocato una rapida reazione, concretizzata in un ordine del giorno votato in consiglio comunale. A favore del mantenimento del traffico automobilistico sul ponte un’insolita maggioranza della quale avevano fatto le spese i Verdi, messi in minoranza. La conclusione della vicenda aveva provocato poi la decisione dell’ex consigliera provinciale Veronika Stirner, attiva nella raccolta di consensi per la chiusura del ponte al traffico veicolare, di uscire dall’Svp facendo emergere in una lettera aperta a Philipp Achammer i propri sospetti relativi a interessi di famiglia dell’assessora Strohmer.

Gli apparecchi installati.

Tentativo fallito? Apparentemente sì, anche se in Comune c’è chi sta cercando di trovare dei fondamenti almeno statistici per ribaltare quel voto in consiglio comunale poco gradito al sindaco Paul Rösch e all’assessora alla mobilità Madeleine Rohrer. Da ormai un mese lungo via Marlengo (dove una volta c’era il bar Passirio) e lungo via Speckbacher sono stati installati a bordo strada due apparecchi che senza alcuna presenza di personale consentono di contare le autovetture in transito.

Ribaltamenti all’orizzonte.

Chi infatti si oppone alla pedonalizzazione del ponte sostiene che quel manufatto è indispensabile per dividere il traffico in entrata dalla Mebo e da rione Marlengo che si dirige verso la stazione ferroviaria da quello che si dirige su via Petrarca. Chiudere alle auto il ponte di ferro vorrebbe dire, in sostanza, intasare l’incrocio tra via Marlengo e via Petrarca a ponte Rezia, incrocio già di per sé problematico. Un ponte pedonale e pedociclabile del resto già esiste mezzo chilometro più a valle del Passirio, tra il cimitero evangelico e il deposito di Edyna. I rilevamenti in corso potrebbero in sostanza certificare quanti sono i veicoli che da via Marlengo usano il ponte di ferro per arrivare in centro e quanti sono quelli che invece proseguono verso via Petrarca e ponte Rezia. Se i dati dessero ragione ai fautori del ponte di ferro senza auto, c’è da scommettere che si tenterà di riportare l’argomento in consiglio comunale per ribaltare la decisione presa.

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