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Addio a Enzo Dellantonio, paladino dell’inclusione 

Il cordoglio. Si è spento il fondatore e anima di “independent L.”, la cooperativa di consulenza per le persone con disabilità e centro di competenza nel settore dell'accessibilità



MERANO. Con spirito battagliero e intuizioni, con coraggio e ostinazione, ha tracciato un percorso. Ha dato nuovi orizzonti alle persone con disabilità. Enzo Dellantonio, presidente di independent.L, si è spento. Ha raggiunto la compagna Tiziana Aguiari, cofondatrice nel 1997 della cooperativa sociale, scomparsa lo scorso agosto. Cinque mesi fa.

Sguardo avanti.

Guardava sempre avanti, Enzo Dellantonio. In prima fila per promuovere la causa nelle sedi istituzionali, allo stesso tempo nel retropalco per trovare soluzioni, dare risposte, comprendere e aiutare. Con Tiziana al suo fianco.

I 25 anni di independet L.

È passato solo un mese da quando independent L. ha celebrato il quarto di secolo di attività. La cooperativa era nata il 20 novembre 1997 a Merano: un quarto di secolo al servizio del bene comune che il centro di consulenza provinciale per persone con disabilità e centro di competenza nei settori dell'accessibilità (culturale, architettonica, digitale), delle tecnologie assistive e della domotica. Enzo Dellantonio aveva profilato i 25 anni con alcune parole che oggi sanno da testamento morale e allo stesso tempo da indirizzo per il futuro: «Come cooperativa sociale di tipo B, independent L. promuove la vita autodeterminata e l’integrazione lavorativa attiva delle persone con disabilità sin dalla sua fondazione, 25 anni fa. Per raggiungere questo obiettivo, individuiamo e sviluppiamo strumenti per l’inclusione sociale e, in qualità di centro di competenza provinciale per la consulenza e sulle tecnologie assistive per persone con disabilità, mettiamo a disposizione le nostre conoscenze, competenze ed esperienze nell’interesse della società e nel rispetto dei diritti di ogni individuo. Ci concentriamo sulle ultime tecnologie, in particolare nelle aree della comunicazione aumentativa e alternativa, della domotica e del design for all».

Medaglia al Merito.

Dopo la laurea in lingue e letteratura straniere moderne a Bologna, Dellantonio partecipò e vinse il concorso come insegnante di ruolo per le scuole medie e superiori, divenendo infine vicepreside. Solo pochi anni dopo un incidente con conseguente tetraplegia lo costrinse a una riabilitazione di 9 mesi a Bad Häring, quindi il ritorno a Merano. Tornò al lavoro come bibliotecario, in un ambiente di lavoro non adatto, illuminato solo da luci al neon e senza ascensore. Nell’aprile del 1997 - così ricostruiva Coopbund la vita Dellantonio - decide finalmente di prendere in mano la situazione, dando le dimissioni dalla scuola e fondando nel novembre dello stesso anno la cooperativa sociale independent L. «All’inizio eravamo solo Martin Telser (paraplegico) e io con la mia allora compagna, e ora moglie, Tiziana, fonte di forza del mio “nuovo inizio”, oltre a due consulenti sociali, un programmatore e una segretaria/contabile» raccontava Dellantonio. «L’obiettivo era quello di diventare un punto di riferimento a livello provinciale per tutte le persone che a causa di una disabilità, hanno dovuto cambiare completamente la loro vita. Come centro di consulenza, volevamo anche fornire una formazione per il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità motorie e promuovere l’integrazione per e da parte di tutte le persone».

La ricostruzione che riportiamo risale a un paio di anni fa, quando Enzo Dellantonio venne insignito della Medaglia al Merito del Tirolo.

Fin dall’inizio, ha focalizzato il suo lavoro sul ruolo centrale delle persone e delle tecnologie, così come sui corsi di per il reinserimento nel mondo del lavoro, su internet, sui progetti europei, sulle pubblicazioni e sulla cooperazione con le università e gli istituti di ricerca nazionali e internazionali. Nel corso degli anni, ha stabilito molte partnership istituzionali e coltivato amicizie. Grazie alla sua iniziativa, independent L. ha portato avanti diversi progetti divenuti poi best practice a livello europeo, ha promosso l’innovazione continua e ha portato avanti molte iniziative, eventi, convegni e progetti per migliorare le normative e il modo in cui la disabilità viene percepita e vista.

 













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