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Alperia, posa della prima pietra. Nuova sede per 300 dipendenti 

Il cantiere in via Scuderie. Al via i lavori che cambieranno lo skyline di Maia Bassa. La struttura ospiterà società  del gruppo nonché uffici e i magazzini di Edyna. Previsti ampi spazi verdi e soluzioni per il comfort dei lavoratori 



MERANO. Il cantiere in via Scuderia è già operativo. Per la posa della prima pietra, il sindaco Dal Medico è pronto ad accogliere, venerdì pomeriggio, il governatore della Provincia Arno Kompatscher, il direttore generale di Alperia, Luis Amort, quello di Edyna, Pierpaolo Zamunaro, e l’architetto Alberto Cecchetto dello Studio Cecchetto di Venezia. “Padrini” della nuova sede di Alperia che prenderà forma a Maia Bassa, nell’area presso la stazione ferroviaria e Borgo Andreina, a un tiro di schioppo dalla zona artigianale. A regime, qui lavoreranno circa trecento persone.

Quella di dopodomani è una tappa fondamentale nella breve storia di Alperia che affonda però le radici in storie ben più datate delle società che l’hanno preceduta e creata, fondendosi fra loro. In particolare Azienda energetica, i cui albori risalgono al 1928. Un passato importante, per lo sviluppo del territorio e per le casse comunali. Nel 2016, dall’unione fra Sel e Ae, nasce la nuova società oggi detenuta per il 46% dalla Provincia, per il 21% ciascuno dai Comuni di Merano e di Bolzano e per una quota residuale da Selfin. «Era la necessità di poter competere sul mercato che ha dettato la decisione di fondere Sel e Ae» ricorda Nerio Zaccaria, assessore al patrimonio sia in quel frangente sia oggi. «Merano, anche su insistenza dell’allora sindaco Günther Januth e del vice Giorgio Balzarini, aveva posto come condizione che la nostra città non venisse marginalizzata nell’operazione. Si voleva evitare un “Bolzano-centrismo”. E negli accordi fu fissata la creazione di una sede meranese di rilievo».

E tale sarà. Ospiterà i collaboratori di varie società del gruppo Alperia, nonché uffici, aree tecniche e i magazzini di Edyna, il braccio incaricato della distribuzione.

L’inizio dei lavori era previsto per il 2022. Ma la pandemia e i ricorsi ci hanno messo lo zampino, posticipando l’apertura del cantiere.

Nell’ultima uscita ufficiale di Alperia sull’argomento, era l’estate di due anni fa, si era parlato di certificazioni internazionali volte al benessere dei dipendenti (Well e CasaClima Work&Life), di aspetti quali la sostenibilità dell’edificio, la domotica e soluzioni di smart living, la flessibilità degli ambienti e l’integrazione della nuova struttura nel contesto urbanistico con ampi spazi dedicati al verde. «Si è proposta un’architettura che nasce dal paesaggio circostante e ne riprende gli elementi essenziali quali l’acqua e gli spazi verdi, che come fonti di benessere ed energia sono al tempo stesso elementi costitutivi della composizione architettonica e parte fondamentale della filosofia aziendale, che mette tecnologia ed energia al servizio dell’ambiente».

 













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