il caso

Arsenale trovato a Merano, c'è anche l'accusa di terrorismo

Karl Peter Schnittler giovedì mattina davanti al gip (foto Ansa)



MERANO. Karl Peter Schnittler, il meranese di 62 anni arrestato domenica sera in flagranza di reato per detenzione illegale di armi da sparo, comparirà giovedì alle 10.30 nel carcere di Bolzano davanti al giudice per le indagini preliminari Emilio Schönsberg per l'udienza di convalida.

Oltre al possesso di armi, in base al quale è scattato l'arresto, a Schnittler sono stati contestati nel verbale altri due reati: associazione per finalità di terrorismo o eversione (art. 270 bis del codice penale) e condotte con finalità di terrorismo (270 sexties).

Schnittler è difeso dall'avvocato di fiducia Martin Ganner, che pur confermando la circostanza non rilascia commenti al riguardo, in attesa dell'udienza di convalida. L'indagine è condotta dalla pm Sara Rielli. Nel cortile della casa di Schnittler erano stati sequestrati ben 80 oggetti: principalmente armi bianche, come coltelli, ma anche diverse carabine ad aria compressa. Le vere armi da fuoco sarebbero una mezza dozzina circa.

L'arresto era stato eseguito dal Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri, che avevano setacciato il cortile della casa di Maia Alta di Schnittler, in via dei Campi, trovando l'arsenale. Nell'abitazione si trovava anche il "re delle evasioni" ed ex rapinatore Max Leitner, che non risulta comunque indagato.













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