Il caso

Benzina, stop agli sconti per i residenti al confine

I prezzi medi dei carburanti in Austria e Svizzera hanno raggiunto o superato quelli italiani: congelata l’agevolazione introdotta dalla Provincia una quindicina di anni fa


Simone Facchini


CURON. Da alcuni giorni lo sconto sui carburanti per i residenti nei Comuni altoatesini prossimi alle frontiere – molti dei quali in alta Venosta - è sospeso. Non una scelta politica, bensì una conseguenza naturale delle fluttuazioni dei prezzi: ormai rifornirsi in Austria o in Svizzera costa quanto (se non di più) che in Alto Adige.

Il progetto "Carta sconto benzina e gasolio", introdotto con una legge provinciale e con la successiva introduzione dei relativi criteri una quindicina di anni fa, è congelato.

L’invasione della Russia in Ucraina ha avuto l’effetto di un tornado sull’economia mondiale investendo anche i prezzi dei carburanti.

Le regole.

L’agevolazione prevede la riduzione del prezzo della benzina e del gasolio per i cittadini privati residenti nei Comuni di confine, situati entro una fascia di 20 chilometri.

Nelle zone fino a 10 km dal confine (definita come zona 1) i residenti avevano diritto ad una riduzione del 95% della differenza tra i prezzi medi dei carburanti in Italia e nei Paesi confinanti Svizzera e Austria. Nel caso in cui la Municipalità confini con entrambi i Paesi, si tiene conto del prezzo oltre frontiera più conveniente.

Nei comuni compresi nella fascia tra i 10,1 e d i 20 km (zona 2) il rimborso ammonta al 70%.

Per poter usufruire dell’opportunità, bisogna dimostrare di risiedere in uno dei Comuni indicati dalla normativa e certificare di essere proprietari del veicolo.

L’obiettivo della legge era chiaro: convincere gli altoatesini vicini al confine a non oltrepassare la frontiera per fare il pieno, assumendosi l’ente pubblico l’onere dello sconto, calcolando che il gioo valeva la candela per le accise sui carburanti che rimanevano sul territorio.

Ma qualche giorno fa gli automobilisti aventi diritto, davanti alla pompa di benzina si sono ritrovati la sorpresa: stop allo sconto. Come detto, non per decisione politica, ma perché al momento non ha senso.

Sono diciannove i Comuni, e i relativi residenti, interessati dalla questione. Otto di questi si trovano in Alta Venosta: Curon, Glorenza, Malles, Tubre (zona 1), Lasa, Prato allo Stelvio, Sluderno, Stelvio (zona 2). Gli altri sono Brennero, San Candido, Vipiteno (zona 1), Braies, Campo di Trens, Dobbiaco, Monguelfo-Tesido, Racines, Sesto, Val di Vizze, Villabassa (zona 2). Gli abitanti stanno facendo il pieno ai prezzi altoatesini, con nostalgia dei tempi in cui potevano rifornirsi a costi ben più leggeri per il portafogli.

Ripristino?

La carta sconto tuttavia è sospesa, non cancellata. Nel caso in cui la differenza fra Austria o Svizzera e il nostro territorio dovrebbe rifarsi significativo, assicurano i responsabili provinciali (che monitorano gli andamenti dei prezzi settimanalmente), sarà riattivata. Mentre allo studio ci sono ritocchi ai criteri.













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