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Bike sharing, la coop recupera le bici “sparite” 

Mobilità. Bloccati gli utenti “indisciplinati”, il servizio è tornato a regime. Finora è stato utilizzato da oltre duemila utenti. La flotta conta 60 biciclette, reperibili in sette stazioni



MERANO. Se non unico, almeno uno dei pochi a essere gratuito. È il servizio di bike-sharing promosso e gestito dal Comune di Merano. Lo scorso maggio si era dovuto confrontare con un fenomeno: alcune bici “sparivano”. Non rubate, bensì non riconsegnate. Oppure danneggiate. Atti di vandalismo da parte di bande di giovani. «Bloccando con decisione tutti gli utenti indisciplinati e grazie all’impegno della cooperativa sociale Albatros - incaricata dal Comune nella gestione del servizio - per recuperare e riparare le biciclette a noleggio danneggiate, è stato presto possibile porre fine al trambusto e offrire nuovamente una flotta completa di biciclette già a giugno», spiega una nota dell’amministrazione.

Nel frattempo, i numeri confortano il bike-sharing, iniziativa nata nella scorsa legislatura a guida Verdi e sostenuta dall’attuale governo.

Manutenzione e attenzione.

«Unica in Europa sembra essere la tariffa zero per i prestiti», continua la nota del municipio. «Infatti, è più costoso per l'amministrazione comunale effettuare la contabilizzazione di tanti piccoli importi che rendere il servizio gratuito per i cittadini senza scopo di lucro. Tuttavia, questo approccio richiede una certa disciplina da parte degli utenti nel restituire le biciclette in tempo e nel maneggiarle con cura». Detto del giro di vite che ha “esiliato” chi non rispettava le regole, resta che «tutti gli utenti devono registrarsi con una carta di credito coperta per poter meglio tracciare l'identità degli utenti e garantire la possibilità di pagamento in caso di danneggiamento della bicicletta a noleggio».

Serratura intelligente.

Alla fine del 2019, le caratteristiche biciclette verdi a noleggio sono state aggiornate con una serratura intelligente nell'ambito del progetto Mentor finanziato dall'Ue. Da allora, le city bike possono essere noleggiate e riconsegnate in modo completamente automatico in 7 stazioni, gratuitamente, 24 ore su 24. Oltre 2.000 meranesi e turisti hanno già utilizzato il servizio.

ppp.

Città austriache e svizzere hanno già espresso interesse ad adottare un analogo sistema. «Il bike sharing è nato come progetto di innovazione e negli ultimi tre anni si è dimostrato un ulteriore sviluppo del noleggio di biciclette, facile da usare e adatto all'uso quotidiano» afferma la vicesindaca Katharina Zeller. «Poiché la sicurezza degli utenti è per noi una assoluta priorità, come Comune attribuiamo grande importanza alla manutenzione continua e nei prossimi mesi sostituiremo tutte le biciclette obsolete con altre nuove», sottolinea Marco Masin dell'Ufficio gestione del verde e ambiente.

Il ruolo del servizio è quello di colmare il divario tra l'arrivo in treno o in autobus interurbano alla stazione o in auto privata a un parcheggio di raccolta all'ingresso della città e l'arrivo a destinazione in città. In questo modo la catena di mobilità sostenibile diventa più attraente di un viaggio in auto privata e riduce la congestione del centro di Merano.

Studenti, lavoratori, pendolari. Tante le categorie che utilizzano il servizio. Turisti compresi.

Le postazioni dove poter prendere la bici e riconsegnarla (non per forza deve essere la stessa) si trovano in piazza del Grano, al termine superiore di via Mainardo (centro) in piazza della Rena, alla stazione ferroviaria centrale (presso le fermate dei bus e presso l'uscita del sottopasso), alla stazione ferroviaria di Maia Bassa, in via Piave (lato Terme) e all'ingresso principale dell'ospedale Tappeiner

I numeri.

Negli ultimi 6 mesi sono stati effettuati oltre 3.000 viaggi con le biciclette verdi a noleggio. Circa 55 biciclette della flotta di 60 biciclette sono sempre in servizio presso le sette stazioni.













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