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«Capodanno con il coprifuoco: pessima cartolina per i turisti» 

La polemica. I consiglieri di opposizione accusano la giunta del sindaco Dal Medico di incapacità amministrativa: «Siamo tornati indietro di 30 anni e in futuro ci saranno sicuramente contraccolpi pesanti a livello di afflusso turistico»



MERANO. Ormai non sembrano esserci più speranze per un Capodanno in festa a Merano. L’austerity ha spento ogni possibilità di festeggiare l’anno nuovo, come abbiamo spiegato nei giorni scorsi. Ma la questione presta il fianco alla polemica politica. Le opposizioni insorgono accusando la giunta meranese di incapacità amministrativa e non si limitano solo alla questione del mancato veglione: «Un ennesimo esempio della mal gestione da parte della giunta del sindaco Dal Medico che non trova un assessore di madrelingua tedesca e che sul regolamento dei Blue Park è andato in tilt», le parole di Rohrer alle quali si aggiungono quelle di Zampieri e della esercente Roberta Prantl per mesi data come papabile assessora esterna con delega per gli eventi.

Niente veglione

Giochi chiusi quindi per qualsiasi tipo di manifestazione organizzata in città nella notte del 31 dicembre, dopo che l’amministrazione comunale aveva annunciato il tentativo in extremis di portare un concerto in Piazza Teatro e dopo che l’Azienda di Soggiorno - da 10 anni promotrice del Capodanno meranese - aveva gettato la spugna per via dei costi giudicati insostenibili se non previo contributo del Comune di Merano che però non è arrivato. E dopo le ormai antiche polemiche per la decisione presa dall’ex sindaco Rösch che aveva bandito i fuochi d’artificio, dopo il Capodanno del 2019 con il Kurhaus illuminato a giorno nella mezzanotte che segnò l’arrivo del famigerato 2020, anno del Covid, superata quindi l’emergenza sanitaria nel 2022, l’amministrazione guidata da Dal Medico si è fatta trovare impreparata e alla fine, il 31 dicembre la festa di Capodanno a Merano terminerà nel tardo pomeriggio con buona pace dei turisti che a questo punto sceglieranno altre mete.

Le accuse di Prantl

A prendere la parola sulla vicenda che non smette di suscitare polemica in città, già più volte papabile per il ruolo di assessora esterna in quota Alleanza per Merano soprattutto dopo le dimissioni di Claudia Benedetti, è Roberta Prantl la quale in più occasioni ha espresso il suo stupore per l’incapacità della amministrazione comunale che non è stata in grado di organizzare un evento per l’ultimo dell’anno. «Ormai il 2022 è andato, ma per il 2023 il mio invito è quello di organizzarsi prima, giusto per non lasciare la città in balia del nulla. Il mio consiglio, se posso permettermi, è quello di non riproporre il capodanno in Piazza Teatro, visti i problemi di ordine pubblico che questo aveva già comportato. E per organizzare un Capodanno all’altezza della nostra città, è necessario coinvolgere tutti gli operatori, ovvero commercianti, esercenti, Azienda di Soggiorno e Amministrazione. I costi e il rimpallo di responsabilità non possono essere una scusa per una città che fa del turismo il suo vanto. Non voglio fare polemica contro nessuno, ma evidenziare una situazione che sicuramente non è positiva per la nostra città e la nostra immagine», le parole di Prantl. Sulla vicenda intervengono anche le opposizioni in Consiglio nelle parole di Paola Zampieri prima: «La giunta manca di una visione d’ insieme. Inaccettabile che una città turistica come Merano imponga all’ultimo dell’anno il coprifuoco alle 18. Siamo tornati indietro di 30 anni e ci saranno sicuramente contraccolpi pesanti a livello di afflusso turistico negli anni a venire. Una occasione persa anche per i meranesi alla ricerca di normalità dopo le pesanti restrizioni del lockdown e anche per i giovani che lamentano la mancanza di iniziative a Merano», afferma la consigliera di Fratelli d’Italia.

La nomina si fa attendere

Rincara la dose l’ex assessora Madeleine Rohrer: «La vicenda dell’ultimo dell’anno senza eventi fa il paio con la mancata sostituzione della assessora Claudia Benedetti, annunciata dal sindaco per il 21 dicembre e dall’assessore Zaccaria solo per fine gennaio, o con la vicenda del regolamento Blue Park e relativa discussione in Consiglio poi rinviata per assenza di alcuni allegati e delle strade», in sintesi spiega Rohrer che chiude: «È chiaro che a questa maggioranza con la sua mal gestione manchi di una visione per Merano. Non mi stupisce non abbiano pensato al Capodanno. Vorrei ricordare la nostra visione, ovvero come nel corso del nostro mandato decidemmo di abbandonare la tradizione dei fuochi d’artificio per inaugurarne una nuova con i giochi di luce sul Kurhaus e i concerti. Musica e luci che con Dal Medico alla guida della città si sono spente», la chiosa di Rohrer. J.M.

 













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Valeria Frangipane

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