Castel Winkel, i residenti: «Abbiamo paura tutti i giorni» 

Il caso. Parla un abitante del quartiere testimone diretto di quanto accade nell’edificio occupato abusivamente «Alterchi, scene di violenza, minacce: la situazione è fuori controllo. Siamo esasperati, le istituzioni intervengano»


Jimmy Milanese


Merano. L'occupazione abusiva di Castel Winkel - abbandonato da tempo - da parte di un gruppo di magrebini, almeno alcuni coinvolti nei reati e nelle violenze che hanno scombussolato la città nelle ultime settimane, preoccupa fortemente gli abitanti di un quartiere residenziale, ormai da tempo sconvolto da queste presenze. A raccontarlo, uno degli abitanti, un pensionato che vive in prossimità del castello, il quale tiene a precisare: «Piacerebbe anche a me apparire con nome e cognome e fotografia nella denuncia che vorrei fare, ma ho timore di essere riconosciuto da queste persone».

Può spiegare cosa succede a castel Winkel?

La situazione sta diventando invivibile nel nostro quartiere, soprattutto da quando è di nuovo possibile uscire di casa dopo il lockdown.

In che senso?

Le faccio un esempio. Poche notti fa, saranno state le 22, siamo stati svegliati da una serie di schiamazzi provenienti dal castello, quando a un certo punto ho sentito delle gente correre nel vialettto di via Winkel poi lungo via Anna Frank. Erano due ragazzi che si rincorrevano e quello che seguiva aveva in mano un coltello o un bastone, non ho capito bene. Sono andati avanti per diversi minuti, poi sono spariti ma ho continuato a sentire gente in lontananza che urlava e sbatteva oggetti.

Ha chiamato le forze dell'ordine?

Lo abbiamo fatto già diverse volte, ma quelli che lo occupano alla fine ritornano sempre nel castello e ci ridono in faccia. E comunque, anche se chiamiamo la polizia o i carabinieri, spesso al loro arrivo si sono dileguati tutti. Il problema è che con quello che vedo e leggo sui giornali, ora ho paura, perché io vivo a un numero civico specifico, ho un campanello e sopra c'è il mio nome, quindi, chiamare le forze dell'ordine significa che questi ragazzi possono facilmente capire se sono stato io a fare quella chiamata, soprattutto se accendo una luce nel pieno della notte o mi affaccio al balcone.

Quindi lei rinuncia a chiamare le forze dell'ordine?

Non solo io, può chiedere a tutti gli abitanti del quartiere, ormai abbiamo perso la speranza.

Quante persone frequentano il castello?

Voi scrivete circa 20, io noto ogni giorno facce nuove che vanno e vengono, in stato di evidente alterazione psicofisica. Persone che urlano, urinano dove capita, fanno apprezzamenti pesanti alle donne, si avvicinano e ti sfidano con gli occhi e a male parole. Inoltre, li vedi arrivare sempre con bici diverse, scatole, borse o quant'altro, ma che non penso sia proprio merce acquistata. Abbiamo pregato a più riprese le autorità di fare immediatamente qualcosa e, guardi, non lo dico per me, tanto io esco poco, ma per i ragazzi e soprattutto le donne che tornano a casa la sera. Per rincasare molte persone ormai fanno il giro per via Anna Frank alta, o si fanno accompagnare in macchina direttamente sotto casa. Non parlo di chi rientra alle due di notte, ma anche alle sette di sera ormai è pericoloso farsi trovare soli.

Ha notato un comportamento più aggressivo da parte di queste persone?

Da quando è finito il lockdown alcuni di loro sembrano impazziti, hanno gli occhi fuori dalle orbite. Sembrano sempre sotto effetto di stupefacenti. Ti guardano, sputano addosso, sbraitano e se non ti va male, poi se ne vanno, ma alle volte sei tu che fai meglio ad allontanarti. Posso farle una proposta?

Prego, dica.

Vorrei invitare a stare per una settimana a casa mia lei o qualcuno di quelli che hanno il potere di entrare in quel castello e ristabilire l'ordine. Forse le mie parole in questo modo avrebbero un altro senso.

In conclusione, cosa chiede alle istituzioni?

Guardi, io non accuso nessuno, ma auspico più severità da parte della magistratura. La sensazione è che in altre regioni vi sia maggiore decisione rispetto alla situazione altoatesina.

Ok, ma quindi cosa chiede che venga fatto?

La prima cosa è che si intervenga nel castello e si ripristini la legalità, magari aiutando chi senza delinquere vorrebbe avere una possibilità, ma allo stesso tempo mettendo in galera o rimandando nel loro Paese quelli che si comportano come se fossimo nel Bronx. Perché Merano non è il Bronx, per ora.













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