«Comitati di quartiere, al voto anche i 16enni»
La proposta. I Verdi chiedono una modifica delle norme per allargare elettorato attivo e passivo: «L’obiettivo è portare più gente a votare, vista la partecipazione ridotta di questi anni»
MERANO. Arriva dai Verdi la proposta di ammettere i cittadini al voto a partire dai sedici anni, limitatamente alle elezioni dei Comitati di quartiere. Non solo, i Verdi chiedono all'Amministrazione comunale di attivare un percorso che permetta ai cittadini a partire dei sedici anni di età anche di candidarsi in qualità di consiglieri sempre all’interno della cornice delle rappresentanze di quartiere. La questione è di stretta attualità, vista la costante contrazione della partecipazione elettorale alle recenti tornate amministrative e politiche quando già da più parti era stata sollevata la proposta di allargare il diritto di voto ai cittadini a partire dai sedici anni di età.
«I Comitati di quartiere sono espressione libera e volontaria dei cittadini di ogni quartiere. Sono organismi privi di caratterizzazioni e orientamenti politici in senso partitico e rappresentano bisogni e desideri dei diversi rioni della città, da quelli più centrali a quelli più periferici. Un primo livello di partecipazione democratica che, attraverso anche delle apposite linee guida, l’amministrazione comunale riconosce», in una nota scrivono i Verdi che nella scorsa legislatura avevano innalzato il peso dei Comitati di quartiere nella vita amministrativa della città. A ricordare questa attenzione verso le istituzioni periferiche dell'Amministrazione comunale è l’ex vice sindaco Andrea Rossi: «Nella scorsa consiliatura avevamo introdotto, oltre alla piccola dotazione per le spese di gestione e ai contributi per eventi straordinari, un budget totale di 100.000 euro espressamente dedicato a investimenti che ogni quartiere aveva facoltà di decidere come impiegare sul proprio territorio. Quindi, con una mozione che presenteranno in Consiglio comunale intendiamo proseguire in questo percorso di valorizzazione della figura e dell’operato dei comitati come supporto e come interlocutori dell’Amministrazione stessa», sottolinea Rossi.
«L’intento è quello di contribuire a far aumentare sia il numero di coloro che si candidano quanto quello di coloro che si recano a votare. Un dato che è stato sempre piuttosto basso nel corso degli anni. Allo stesso tempo intendiamo offrire anche ai più giovani un’occasione di esperienza civile significativa per poter al meglio rappresentare, anche nella dimensione più piccola del proprio quartiere, bisogni e desideri della popolazione giovane», nella stessa nota precisa il consigliere Toni Ladurner. Si tratterebbe di una estensione del diritto di rappresentanza ed elettorato passivo già presente nell’ordinamento comunale, sostiene la consigliere Olivia Kieser: «Ai sedicenni alcune norme comunali consentono già di essere partecipi e protagonisti. Infatti, hanno diritto di voto in occasione dei referendum popolari. Oppure possono candidarsi e quindi votare anche per la parte elettiva della Consulta Giovani. Perché dunque non consentire loro di partecipare anche all’elezione e alla vita del proprio comitato di quartiere?», lancia l’idea Kieser. Eventualmente, nel caso la proposta venisse accolta dal Consiglio comunale, questa novità non dovrebbe essere un mero diritto concesso ai sedicenni e basta, ma il prodotto di un percorso partecipativo più ampio. «Proponiamo che l'Amministrazione si appoggi senz’altro alla competenza e alla consulenza della Consulta Giovani e dei diversi Centri giovani cittadini per realizzare iniziative e campagne che promuovano la partecipazione giovane al voto nei quartieri», conclude la consigliera Claudia Bellasi. Nella mozione che i Verdi presenteranno si chiede dunque alla Giunta cittadina di inserire questa possibilità all’interno del documento “Linee guida che regolano i rapporti tra Amministrazione Comunale e Comitati di Quartiere”. Chiedono inoltre i Verdi di fare in modo che ciò sia inserito all’interno dei diversi statuti che regolano la vita dei comitati stessi in modo che già nel corso del 2023, con i rinnovi di alcuni comitati, si possa introdurre questa preziosa innovazione. J.M