Con gli alimenti recuperati un aiuto a 2.200 bisognosi  

Il progetto Siticibo. Dal 2011 “salvate” dalla discarica 500 tonnellate di derrate in scadenza Il controvalore è di 2,5 milioni di euro. Coinvolti quaranta supermercati e negozi del Meranese


SIMONE FACCHINI


Merano. Erano 12 mila chilogrammi nel 2011, anno di avvio del progetto. Sono diventati 80 mila in questo 2019 in scadenza come i prodotti alimentari che reimmette nel circuito. Evitando sprechi e aiutando chi ne ha bisogno.

L’iniziativa Siticibo dai suoi albori ha permesso di recuperare quasi 500 tonnellate di derrate altrimenti destinate alla discarica. Per un controvalore, calcolato dai responsabili di poco meno di 2,5 milioni di euro.

Ancora una volta, le cifre fotografano una realtà che alle spalle della facciata d’opulenza della società altoatesina nasconde tante sacche di povertà. Persone e famiglie che hanno bisogno di supporto. Anche per mangiare. Anche se spesso il pudore, la vergogna di chiedere prevale sulla necessità.

La raccolta.

Dal 2011 il Comune di Merano sostiene, assieme alla Comunità comprensoriale del Burgraviato, il progetto Siticibo: il Banco alimentare del Trentino-Alto Adige raccoglie gratuitamente nei supermercati e nelle aziende di Merano e del circondario prodotti alimentari prossimi alla scadenza ma ancora perfettamente commestibili, o con leggeri difetti estetici, e li consegna ad associazioni che a loro volta li distribuiscono a persone bisognose.

«L'iniziativa avviata in riva al Passirio ha colto da subito nel segno riscuotendo un crescente successo» spiegano dal coordinamento municipale. Il Comune assieme alla Comunità comprensoriale Burgraviato si accolla con formula “fifty-fifty” i 27.500 euro di costi annui del servizio.

Al progetto aderiscono quaranta supermercati e negozi locali. Nel 2019 le persone assistite con la fornitura di alimenti sono state oltre 2.200.

Plusvalore multiplo.

«Questa iniziativa - osserva Stefan Frötscher, assessore comunale agli affari sociali - assolve a un'importante funzione sociale, economica ed ecologica: innanzitutto torna a vantaggio di migliaia di persone in situazioni di vita precarie, e poi si evitano sprechi e anche rifiuti. Inoltre il progetto Siticibo contribuisce a diffondere una cultura dell'attenzione, della solidarietà e della gestione oculata delle nostre risorse. Infine risulta vantaggioso anche per le ditte partecipanti che possono recuperare l'Iva dei prodotti gratuitamente ceduti».

Volontariato.

Sin dall’inizio a coordinare Siticibo a Merano e dintorni è Walter Taranto, all’epoca assessore del Burgraviato. «Se siamo riusciti ad aiutare tante persone in difficoltà - spiega Taranto - lo dobbiamo alla disponibilità delle aziende locali ma anche al generoso e costante impegno di tanti volontari e al loro esemplare lavoro di squadra».













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