Merano

Garage in caverna a Merano, è scontro sui lavori durante la notte 

La costruzione dell’autosilo nel tunnel. Sindaco e costruttori faccia a faccia con il comitato che contesta l’opera: fumata grigia. Da una parte i vincoli contrattuali e l’utilità dell’opera, dall’altra le esigenze al riposo e i timori per i danni 



MERANO. Al sindaco, il comitato “Sos garage in caverna” ha chiesto, fra le altre cose, di evitare lavori durante la notte. Dal Medico (affiancato dalla nuova city manager Elisa Clementi, alla sua prima uscita ufficiale) ha ribadito che il comune è obbligato a rispettare i vincoli contrattuali, figli di un iter lungo più di trent’anni. La società Meran Centrum, che ha in carico la costruzione e la futura gestione dell’autosilo sotto monte Benedetto, sottolinea i benefici che il territorio otterrà dalla nuova infrastruttura. La sintesi, per comune e costruttori, è la necessità di lavorare velocemente – quindi anche la notte - e ridurre al massimo i tempi di consegna. Dopo più di due ore di faccia a faccia in municipio, l'altro pomeriggio, fumata grigia e arrivederci al prossimo confronto. Con la sensazione dell’inconciliabilità delle posizioni. Ma mai dire mai.

Ha preso via la serie di colloqui fra la giunta Dal Medico, i rappresentanti del comitato “Sos garage in caverna” e le persone residenti nelle immediate vicinanze delle tre uscite pedonali dell’autosilo, previste rispettivamente in via Galilei (accanto al ristorante Sissi), in via Portici superiori (a fianco della cartoleria Tyrolia), e in piazza Duomo.

«Obiettivo degli incontri – ha precisato il sindaco - è innanzitutto quello di ascoltare le ragioni e le preoccupazioni del comitato e dei confinanti e di chiarire, con l'aiuto dei tecnici e dei progettisti presenti, dubbi circa la modalità e la tempistica dei lavori. Cercheremo, nel limite del possibile, soluzioni che consentano di circoscrivere al massimo i disagi che inevitabilmente un cantiere di queste dimensioni comporterà». In una nota,

Dal Medico ha ricordato le tappe principali dell’iter «dalla pubblicazione del Piano del traffico di Graz del 1990, che per primo lanciò l'idea di un garage in caverna sotto Monte Benedetto: sono passati oltre 30 anni. Nel 2003 venne elaborato anche uno studio da parte dell'Eurac. Pure il Piano urbano del traffico del 2007 contemplava la possibilità di quest'opera. Nel 2012 ci fu poi la presentazione alla giunta Januth della prima bozza dello studio di fattibilità del parcheggio in caverna predisposto dall’ingegner Franco Fietta, per arrivare fino al 22 aprile 2021, quindi durante la gestione commissariale, quando è stato firmato il contratto di concessione con il quale il Comune ha affidato la progettazione, la realizzazione, la gestione e la manutenzione del garage in caverna sotto Monte Benedetto alla società di progetto Meran Centrum Parking spa.

E in questi 32 anni si sono succedute innumerevoli dichiarazioni programmatiche da parte delle precedenti amministrazioni, discussioni con i vari gruppi di interesse, delibere di giunta e di consiglio, pubblicazioni informative, sottoscrizioni di accordi di massima e di contratti senza che venissero a mio avviso sufficientemente chiariti alcuni aspetti tecnici di grande rilevanza per le criticità che avrebbero indotto». Che il sindaco così riassume: «È indispensabile che i lavori per la costruzione del garage in caverna prendano il via e vengano effettuati in perfetta sincronia con lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del secondo lotto della circonvallazione nord-ovest.

L’intervento per la realizzazione dell’autosilo deve essere completato prima della fine dei lavori del tunnel, perché non si può pensare di continuare gli scavi del garage con il secondo lotto della circonvallazione già aperto al traffico. Per poter rispettare tale tempistica il cantiere del garage in caverna deve giocoforza operare a ritmo sostenuto. Oggi, come amministrazione comunale siamo tenuti a osservare i vincoli contrattuali che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione e a consentire la realizzazione dell'opera. Il nostro impegno sarà quello di adoperarci, nel limite delle possibilità che ci sono concesse e di concerto con i tecnici incaricati, i titolari della concessione e i residenti, per contemperare gli interessi delle diverse parti».

Il comitato.

«Ci volevano presentare ancora una volta il progetto, ma quello lo conosciamo» spiega un portavoce del comitato. «Ci hanno detto che domani (oggi per chi legge, ndr) ci arriveranno tutte le carte che abbiamo richiesto, compreso l’accordo sul progetto PPP. Abbiamo pregato che almeno non si lavori la notte. Pare che al cronoprogramma non si possa derogare, a prescindere dai disagi di chi dovrà subire le conseguenze. Quanto ai danni, reali o eventuali, da quanto appare sembra che per loro non ci siano».

I costruttori.

Le code in entrata a Merano dalla Val Passiria, le auto tolte dai parcheggi di superficie in città, in generale i benefici alla mobilità per Merano: su questo poggiano le osservazioni della Meran Centrum, la società che realizza l’autosilo. «Un progetto che è un investimento “verde” e che ha accolto larga approvazione nella popolazione» riporta il loro comunicato. «Sorprende che solo ora, contestualmente all’inizio dei lavori per la realizzazione dell’opera, emergano queste contestazioni da parte di alcuni cittadini». È chiaro, prosegue la nota, che un cantiere di queste dimensioni comporti dei disagi. «Ma anche negli scavi per il tunnel, le vibrazioni sono sempre rientrate nei limiti e non si è registrato nessun danneggiamento. Tutte le strutture sono state costantemente monitorate, e lo stesso avverrà per quanto riguarda la costruzione dell’autosilo. Sappiamo che i rumori creano disturbo, ma non c’è modo di evitarli del tutto». L’obiettivo è di ridurre al massimo i tempi «e quindi siamo indotti a lavorare anche di notte. Le ditte incaricate accettano di svolgere gli interventi più rumorosi durante il giorno. Assieme al Comune, continuiamo a essere disponibili al dialogo per trovare soluzioni realistiche».

Il calendario.

Nei prossimi giorni prosegue il calendario di confronti fra amministrazione e i diretti interessati ai lavori. Il 30 agosto è previsto un consiglio comunale di carattere informativo sul tema. Per venerdì 2 settembre (dalle 14) è invece in agenda una “giornata delle porte aperte” al cantiere del tunnel. SIM













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