Sicurezza

Il patto fra sindaco e prefetto: a Merano più agenti under 50 

Nella riunione tecnica di coordinamento con le forze dell’ordine si è parlato di presidio del territorio. Dal Medico: «Nell’80% dei casi i responsabili dei reati vengono individuati dai carabinieri ma nessuno ce lo viene a dire»



MERANO. Più agenti under 50, quindi in strada a Merano e, da parte delle forze dell’ordine, la comunicazione a cadenza regolare a stampa e cittadinanza dei risultati del lavoro svolto sul territorio, «perché solo così si aumenta la percezione di sicurezza e allo stesso tempo si mostra che le istituzioni ci sono e presidiano il territorio».

Questo, in sintesi, il risultato dell’incontro tra il prefetto Vito Cusumano e il sindaco di Merano Dario dal Medico, l'altra mattina alla riunione tecnica di coordinamento assieme ai vertici delle forze dell'ordine (Polizia di Stato, Polizia stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale di Bolzano), convocata sulla base delle richieste dell’amministrazione comunale in tema di sicurezza e presidio del territorio.

Sul tavolo di lavoro, quindi, le proposte del sindaco di Merano che, di fronte all’escalation dell’emergenza microcriminalità in città, ha chiesto un impegno importante al fine di intensificare la copertura di tutto il territorio del meranese e zone limitrofe, anche in considerazione del fatto che la criminalità sempre più si sposta attraverso i confini cittadini.

«Al prefetto Vito Cusumano e ai vertici delle forze dell’ordine ho ribadito con forza la necessità per Merano di potere avere più agenti a disposizione, promettendo dal canto nostro come amministrazione un impegno ancora maggiore in termini di sorveglianza e pattugliamento del territorio», spiega Dal Medico che aggiunge: «Ci tengo a sottolineare che ho richiesto più agenti, ma più agenti in strada e non in ufficio, anche in considerazione del fatto che per carenza di organico spesso la polizia non riesce a mettere in campo almeno una pattuglia, visto che superati i 50 anni gli agenti di norma non effettuano servizio stradale».

Diversi i punti toccati, in particolare le varie possibilità di collaborazione tra i corpi di Polizia per la suddivisione del controllo del territorio che si distende da Sinigo fino al centro commerciale di Lagundo, ma si sviluppa anche nelle vie di Maia Alta, elette a territorio di furti in appartamento e nei garage.

«Come detto, limitatamente ai nostri mezzi e alle nostre competenze come Polizia Municipale faremo uno sforzo ulteriore, ma quello che pretendo è anche uno sforzo che vorrei definire considerevole da parte loro. Sappiamo tutti che se i Carabinieri dispongono di sei pattuglie al giorno, e quindi riescono a coprire tutti i quadranti, Polizia di Stato e Guardia di Finanza a Merano purtroppo sono sotto organico. Mi aspetto che si ponga rimedio, visto che in tema di sicurezza del territorio ci sono competenze specifiche che non possono essere assunte da una amministrazione comunale», ha chiosato Dal Medico. Incontro, è bene precisarlo, nel quale il prefetto Vito Cusumano non avrebbe fatto numeri specifici circa il possibile aumento di organico in riva al Passirio.

E sulla questione della richiesta da parte del Ministero degli Interni di alloggi a costi di locazione agevolati come contropartita per l’invio di nuovi agenti, secca la risposta di Dal Medico: «Anche su questo fronte faremo tutto il possibile ma nel limite delle nostre competenze. Sicuramente in futuro ci saranno nuovi progetti di edilizia abitativa agevolata, ma l'emergenza che stiamo vivendo è adesso».

Quindi, la richiesta di Dal Medico ai vertici delle forze dell’ordine di comunicare a cadenza regolare alla stampa, quindi ai cittadini, i risultati delle loro azioni. «Mi è stato spiegato che nell’ultimo periodo i Carabinieri hanno effettuato circa 47 interventi e solo 5 conclusi con soggetti non identificati.

In definitiva, nell’80% dei casi si identificano le persone responsabili di atti contrari alle leggi italiane, ma questo non viene comunicato adeguatamente. Peccato perché ciò contribuirebbe a fare aumentare nel cittadino il senso di presenza dello Stato e la percezione di sicurezza. Per questo, ho portato ai vertici delle forze dell’ordine la mia proposta di produrre un report alla settimana sulle azioni da loro effettuate», conclude il primo cittadino. J.M.













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