L’intervento 

Il sindacato: polizia, manca il ricambio

Merano. Mario Deriu della segreteria provinciale del Siulp di Bolzano torna alla carica sulla carenza del personale della polizia nel Burgraviato. E ciò, anche alla luce degli ultimi episodi di...



Merano. Mario Deriu della segreteria provinciale del Siulp di Bolzano torna alla carica sulla carenza del personale della polizia nel Burgraviato. E ciò, anche alla luce degli ultimi episodi di violenza, dovrebbe spingere a fare una riflessione. «Il comprensorio territoriale di Merano - scrive Deriu - in questi ultimi anni ha subito una forte penalizzazione di risorse umane: la dismissione della terza zona polizia di frontiera (composto di 30 unità circa ). In una parte di territorio esposto a due confini (Passo Resia-Austria e Passo Tubre-Svizzera) con vincoli doganali, parzialmente Schengen. Oggi esiste solo un minuscolo presidio di Polizia a Malles Venosta. Si tratta di 10 unità di cui 2 persone prossime alla pensione; c’è stata anche la dismissione e chiusura del distaccamento polizia stradale di Merano che garantiva e presidiava la rete stradale della Mebo, la val Passiria e la val Venosta . L’assenza totale di turnover ha contratto il commissariato di Merano a 45 unità con un’età media di 52/53 anni. Tre o quattro unità dovrebbero andare in pensione nel 2020. Il Posto di polizia ferroviaria di Merano conta su 7 unità di cui 1 andrà in quiescenza all’inizio del 2020 con un’età media 53/54 anni e totale assenza di turnover. Pertanto destinato all’estinzione nel giro di qualche anno. I proclami delle buone intenzioni dispensati in quest’ultimo anno, come è noto, non hanno prodotto azioni concrete e pertanto necessario un deciso cambio di marcia, tenendo ben presente che la sicurezza oltre ad essere un diritto dell’intera comunità è un investimento e non un costo.













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