L’Hgv: «Siamo fermi da sette mesi»

Merano. «Dipendiamo dalla riapertura delle frontiere. Per ora resta il fatto che nel Burgraviato e nella Bassa e Media Venosta ristoratori e albergatori sono fermi da sette mesi». Il presidente dell’H...



Merano. «Dipendiamo dalla riapertura delle frontiere. Per ora resta il fatto che nel Burgraviato e nella Bassa e Media Venosta ristoratori e albergatori sono fermi da sette mesi». Il presidente dell’Hgv Manfred Pinzger traccia un quadro a tinte fosche, aggravato in primo luogo dalla mancanza dei turisti: per l’Alto Adige la perdita economica tra l’inizio del lockdown e il mese di giugno è quantificabile in un miliardo di euro, secondo la stima elaborata insieme alla Camera di Commercio.

«Se guardiamo per esempio agli spostamenti di lavoro all’interno della regione qualcosa ci sarà, ma non basterà mai per coprire tutto il comparto. Puntiamo molto sull’incontro di mercoledì prossimo tra l’assessore Arnold Schuler, il sottosegretario tedesco all’Economia e consigliere di Merkel Thomas Bareiß e la ministra austriaca al Turismo, Elisabeth Köstinger. Noi intanto possiamo garantire il massimo sostegno affinché per la riapertura del confine sia confermata la data del 15 giugno». Finora in tema di ristorazione l’Hgv ha dato il proprio apporto nell’elaborazione della legge provinciale approvata l’altra notte. E ha inviato ai propri associati 25 newsletter. È per questo che Pinzger comunica di essere rimasto esterrefatto di fronte alle dichiarazioni che una di loro ha fornito in occasione della protesta delle sedie vuote in corso Libertà giovedì scorso. «La nostra informazione agli associati è chiara e completa», commenta amaro.

Ad ogni modo, nel contesto di una generale crisi del settore, l’area occidentale della provincia è ferma da sette mesi, a differenza di quella orientale, dove invece si è lavorato quasi fino alla fine della stagione invernale. «Spero che dal governo arrivino ulteriori forme di sostegno. O anche dalla Provincia, a fondo perduto». La prima richiesta dell’Hgv è che l’Imi sia annullata per due anni. Al Comune chiede inoltre di ricalibrare la tassa sui rifiuti, ad oggi calcolata in base alla superficie dell’azienda. Mercoledì, intervistato, il sindaco aveva citato esplicitamente questa richiesta degli albergatori: «Allora dovremmo sopprimere la tassa sui rifiuti anche per altre categorie, per esempio i disoccupati», aveva commentato. Così Pinzger: «Rösch dovrebbe capire che per Merano gastronomia e turismo sono settori fondamentali». S.M.













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