L'INTERVISTA

«La funicolare Merano-Scena pensata così è senza senso» 

Mobilità. L’ex presidente dell’Azienda di soggiorno Winny Felderer: «La stazione  a valle in via Wolf avrebbe un impatto devastante sulla vivibilità  della zona. È facile prevedere il caos, soprattutto in orari e giorni di punta»


Simone Facchini


MERANO. «Non ho alcun interesse particolare o di lobby. Quel che dico, lo dico per l’interesse generale. La funicolare Merano-Scena, così come pensata e al momento imposta, non ha senso».

Winny Felderer guarda al progetto dalla prospettiva di ex presidente dell’Azienda di soggiorno, che conosce a fondo le dinamiche turistiche e altrettanto a fondo la sua città. «Partiamo da un esempio sulle modalità: per l’areale delle caserme, di recente si è svolto un convegno di tre giorni che ha consentito a tutti gli interessati, a tutta la cittadinanza, di acquisire le informazioni per farsi un’idea della situazione e strutturare la sua posizione. Il progetto della funicolare piomba invece dai piani superiori, con il peso di un macigno e il gusto amaro delle scelte dettate senza condivisione».

Un progetto che arriva dalla Provincia, per dirla tutta, perché anche il Comune è rimasto almeno in parte spiazzato.

Sarà pur vero che bisognava sveltire le procedure per poter provare ad accedere ai fondi del Pnrr, consegnando il dossier entro fine agosto, ma l’idea di questa infrastruttura nasce almeno un decennio fa, forse di più. Con posizioni differenti sull’opportunità di costruirla, e con approfondimenti insufficienti. E invece in un amen si decide di farla, e di farla come è stato deciso dall’alto. Senza se e senza ma. È stato servito il pacchetto completo, prendere o lasciare.

Ma non pensa che l’impianto sgraverebbe la città di almeno una parte del traffico?

Realizzarla così come è stata pensata, vorrebbe dire di non credere al tunnel della circonvallazione nord-ovest. Il fallimento di quel maxi-progetto. E poi c’è l’aspetto “sistemico”, della gestione dei flussi di persone che arriverebbero alla stazione a monte presso il parcheggio Wolf, fra via Verdi e via Wolf.

Vale a dire?

Da lì, poi, come si sposterebbero gli utenti? Per chi vuole recarsi in centro, va bene, ci si arriva a piedi. Ma chi vuole raggiungere altre destinazioni? Cercherà dei bus. E come potranno manovrare in quella zona pullman di grandi dimensioni come sono stati prospettati, fra cerchio di sterzata, restringimenti, il normale traffico… Si parla poi di bus elettrici, serviranno quindi anche postazioni di ricarica? Troppe lacune anche in questi lati del progetto. Per non parlare delle ripercussioni sulla vivibilità del quartiere.

Quali altre conseguenze presagisce?

Nefaste in termini di impatto sulla vivibilità della zona. È piuttosto facile prevedere caos negli orari scolastici, per il mercato del venerdì, per il Mercatino di Natale. Ne soffrirebbero le attività ricettive, che ora godono di una posizione tranquilla, e naturalmente i residenti. La loro qualità della vita sarebbe compromessa. Il valore degli edifici subirebbe una contrazione. E poi, quale appeal turistico potrebbe avere un impianto che per larga parte del tragitto corre sottoterra?

C’è poi l’aspetto degli espropri.

Già, gli espropri sono raccomandati solo se ce n'è assolutamente bisogno. Al momento, un beneficio fondamentale per Merano, ricollegabile alla funicolare, non è verificabile. Tra le altre cose, la possibilità imprenditoriale di sopravvivenza del gestore dell’attuale parcheggio Wolf verrebbe messa a rischio.

Dunque la funicolare è un progetto da cassare al centro per cento?

Per così come è pensata ora, e senza prospettare una serie di soluzioni ai problemi esposti, sì. O per lo meno, bisognerebbe attendere gli effetti dell’entrata in servizio del tunnel sotto monte Benedetto prima di decidere se costruire una funicolare in una galleria.

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