La giunta sfila il camping all’Azienda di soggiorno
La gara. Approvato il bando per la cessione a privati della struttura per camper di via Piave Per l’ente turistico cittadino significa la perdita di un incasso da 669 mila euro l’anno
Merano. La giunta vuole togliere all’Azienda di soggiorno la gestione del campeggio di via Piave per metterla in gara e affidarla al privato che offrirà il miglior introito per le casse comunali. Il progetto è approdato di recente in giunta e sarà attuato entro l’inizio del prossimo anno. L’assessore al patrimonio Nerio Zaccaria chiarisce a quali condizioni sarà affidata la concessione. «I partecipanti alla gara dovranno presentare, entro il 3 dicembre 2019, un progetto di ammodernamento dell’impianto che contenga gli interventi previsti e un business plan. Il camping a tre stelle dovrà restare aperto almeno 10 mesi l’anno. La gestione sarà affidata per un periodo di 18 anni. Secondo le indicazioni forniteci dall’Ufficio tecnico, la parte interna dell’area dovrà essere sottoposta a un intervento di drenaggio».
Per l’ente turistico presieduto da Ingrid Hofer il venir meno del campeggio comporterà da una parte una riduzione dei costi di gestione della struttura che si affianca ai campi da tennis di via Piave gestiti da Meranarena, ma dall’altra sottrarrà alle casse dell’ente 669 mila euro di incassi. I costi di pura gestione dell’impianto, senza la manutenzione, lo scorso anno hanno sfiorato i 400 mila euro. Nel giro di un paio d’anni l’Azienda di soggiorno, che comunque beneficia degli introiti derivanti dall’imposta e dai sostanziosi contributi comunali regolati da un’apposita convenzione, se il progetto di cessione ai privati della gestione andrà in porto avrà perso due fonti importanti di incassi come il Blue park (passato all’Azienda municipalizzata) e il camping.
Una scelta, quella dell’amministrazione neroverde, dettata anche dal fatto di voler concentrare le forze presenti all’interno dell’ente nel suo core business, cioè nella promozione dell’immagine di Merano e nello sviluppo turistico della città, oltre che nell’organizzazione di eventi in grado di attirare nuova clientela per alberghi e ristoranti ma anche per soddisfare i cittadini residenti. Così l’assessora Gabriela Strohmer: «Il campeggio di Maia Bassa è una struttura importante per i numerosi ospiti che trascorrono le loro vacanze in riva al Passirio alloggiando in roulotte e camper. In occasione di grandi eventi, come l’Oktoberfest o i mercatini di Natale, la struttura raggiunge il limite delle sue capacità. Grazie ai lavori di ristrutturazione fatti negli ultimi anni, il campeggio è in condizioni soddisfacenti, ma noi intendiamo migliorare il servizio che offre nel segno del marchio di Merano. Il campeggio può diventare un autentico gioiello in pieno centro città, situato pure nelle immediate vicinanze di impianti sportivi, per il tempo libero e per il wellness».
In questi ultimi anni il campeggio di via Piave ha iniziato a subire una forte concorrenza da parte di altre strutture presenti o nate nei dintorni. Si va dal campeggio sorto in val di Nova a quelli progettati nei comuni del circondario, sempre più propensi ad aprirsi al turismo dei vacanzieri “fai da te” attraverso l’ampliamento delle piazzole nei propri piani di sviluppo turistico. Quel Comune che oggi vuole dare il campeggio in gestione ai privati negli ultimi dodici mesi aveva negato la possibilità a un’iniziativa privata di realizzare un campeggio nei pressi della latteria sociale di Merano, mentre ha consentito con una modifica al piano urbanistico di realizzare un’area sosta attrezzata lungo via Nazionale, a Sinigo, con 20 piazzole. Lo stesso Comune per fare fronte ai periodi di punta ormai un paio d’anni fa aveva trasformato il parcheggio di via Bersaglio, d’estate in uso per i clienti del lido comunale, in zona di sosta per un numero pari a 114 piazzole.