Lana, cavallo trovato morto nella stalla dopo i fuochi d’artificio

Lana. A Lana infuria la polemica sui fuochi d’artificio, tanto che Monika Nollet, ex presidente del circolo ippico di Merano, attribuisce al gran rumore di botti e fuochi d’artificio la...



Lana. A Lana infuria la polemica sui fuochi d’artificio, tanto che Monika Nollet, ex presidente del circolo ippico di Merano, attribuisce al gran rumore di botti e fuochi d’artificio la responsabilità della morte di un suo cavallo alloggiato nel centro equestre del paese, ritrovato esanime il giorno di capodanno.

«Deve essere stato terrorizzato – racconta Nollet –, tanto da precipitarsi fuori dal suo box. Probabilmente ha avuto un infarto correndo nella stalla. Sospettiamo che siano stati i fuochi d’artificio a spaventarlo: poco prima delle 23 al centro equestre c’era ancora qualcuno, e tutto sembrava tranquillo. Oltre a questo, il nostro stallone è sempre stato un animale docile. Spero che in futuro si abbandoni l’uso dei fuochi d’artificio».

Indignati gli ambientalisti e i proprietari di animali di Lana. Contestano aspramente lo spettacolo di fuochi d’artificio che ha salutato il passaggio all’anno nuovo. Sono stati dieci minuti di botti che hanno illuminato la notte della cittadina e che hanno richiamato una folla di persone per assistere allo spettacolo dei fuochi lanciati dalla zona di castel Braunsberg in modo tale che tutta Lana e Postal potessero ammirare lo spettacolo.

Lana è l’unico comune della zona ad aver proposto uno show simile la notte di San Silvestro. «Il consiglio comunale un paio di mesi fa aveva dato il proprio benestare – commenta il sindaco Harald Stauder – nella convinzione che dieci minuti di fuochi non avrebbero portato guai all’ambiente e nemmeno agli animali. Abbiamo consultato anche diversi esperti: secondo loro le polveri sottili emanate a seguito dei fuochi sarebbero state meno dannose rispetto all’inquinamento luminoso provocato dalle numerose luminarie. Anche per questo abbiamo deciso che lo spettacolo sarebbe stato riproposto. L’organizzazione è stata curata dall’associazione turistica, cui è stato concesso un contributo da parte del Comune che è stato nell’ordine dei 10 mila euro. Tantissime persone hanno partecipato, in massima parte provenienti da quelle località in cui i fuochi artificiali non si sono tenuti. Sono giunte da Merano, da Bolzano, da Appiano e da Caldaro. In più c’erano anche parecchi cittadini di Lana che hanno apprezzato lo spettacolo. Mi dispiace sinceramente sapere delle accuse degli ambientalisti e dei proprietari di animali. Credo sinceramente che l’ambiente non abbia subito danni particolari dovuti ai fuochi d’artificio. Il Comune ha dimostrato più volte di essere sensibile al rispetto ambientale con varie iniziative prese a tutela dell’ecosistema». E.D.

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