La protesta

Le Palade come Misano, moto a velocità folli 

La denuncia degli abitanti: con la Mendola chiusa molti centauri sono saliti da Lana. Residenti esasperati a Tesimo: «Mancano i controlli, bisogna intervenire prima che sia tardi»


Massimiliano Bona


TESIMO. I residenti, ormai, sono esasperati. Soprattutto nel fine settimana le moto continuano ad affrontare i tornanti di Passo Palade a velocità folli, come se si trattasse di un circuito automobilistico. Questo fine settimana c’è stata l’ennesima testimonianza di una situazione assolutamente ingestibile che prima o poi porterà inevitabilmente a qualche grave incidente. Per rendersene conto basta piazzarsi all’altezza del curvone del ristorante Bad Gfrill, dove i centauri sgasano e si divertono assolutamente incuranti dei divieti.

A far sentire la loro voce sono alcuni abitanti di Tesimo, Comune di poco meno di duemila persone che invoca da anni un minimo di tranquillità.

«Nei mesi estivi è sempre la solita storia - commenta uno dei portavoce - soprattutto nel fine settimana. Sabato, poi, abbiamo toccato davvero l’apice perché è rimasta chiusa la Mendola e tutti i centauri che solitamente si dividono per andare in Trentino hanno scelto giocoforza Passo Palade. Ce ne sono in ugual misura di italiani e stranieri, con moto di grandi cilindrate, solitamente dalla mille in sù».

I residenti puntano il dito anche sui controlli, che non sarebbero sufficientemente frequenti.

«Abbiamo visto qualche volta i carabinieri ma poco altro. In passato c’erano più spesso anche polizia e vigili urbani. Poi capiamo che i Comuni più piccoli facciano fatica a prevedere un servizio costante. Il nostro auspicio è quello di poter contare su una presenza continua, in modo tale da disincentivare chi esagera».

In effetti gli ultimi controlli sono stati proprio quelli dei militari dell’Arma che durante il ponte di Pentecoste si sono concentrati sui passi Pennes, Palade, Mendola, Furcia, Monte Croce, Stalle, Cime Bianche, Gardena, Sella, Campolongo, Erbe, Costalunga, Nigra, San Lugano, Stelvio, Tubre e Resia. Controlli «a spot» che hanno portato comunque a riscontrare una serie di irregolarità: dalla mancata revisione alla guida con telefonino (proprio nel Meranese). Ma è stato trovato persino un veicolo privo di targa.

Cionostante il bilancio dei carabinieri è stato, tutto sommato, positivo. «La maggior parte dei centauri rispetta le norme che regolano la circolazione stradale». Purtroppo però non è stato così per tutti e sono state contestate 13 violazioni.













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