Melanie Kiem alle Olimpiadi della chimica

Merano. Si è svolta nei giorni scorsi a Parigi la 51esima edizione delle Olimpiadi internazionali di chimica. Tra i partecipanti, più di cinquecento e provenienti da tutto il mondo, anche una giovane...


Noemi Comel


Merano. Si è svolta nei giorni scorsi a Parigi la 51esima edizione delle Olimpiadi internazionali di chimica. Tra i partecipanti, più di cinquecento e provenienti da tutto il mondo, anche una giovane meranese, Melanie Kiem, studentessa del liceo scientifico Einstein. Kiem si è qualificata partecipando ai concorsi regionali di Trento e di Bolzano. In tutto erano quattro gli italiani che hanno preso parte a questa olimpiade. I giovani “chimici” hanno portato a casa una medaglia d’oro, due d’argento e una menzione d’onore. Kiem si è presentata a Parigi con la nazionale austriaca, arrivando a conquistare un bronzo e classificandosi entro il miglior 25% dei partecipanti.

Le Olimpiadi internazionali della chimica sono una competizione riservata a tutti gli alunni delle scuole superiori e ha lo scopo di promuovere contatti internazionali tra gli appassionati della materia. Nate nel 1968 in Cecoslovacchia, hanno coinvolto inizialmente le nazioni dell’Est europeo, allora nel blocco sovietico. Proprio in quell’anno le relazioni tra Cecoslovacchia e Unione Sovietica si erano fatte tese in seguito alla Primavera di Praga, che aveva visto grandi folle di giovani manifestare nella speranza di realizzare un socialismo dal volto umano. Queste tensioni internazionali impedirono la partecipazione alla prima edizione delle Olimpiadi di Unione Sovietica, Bulgaria e Germania dell’Est. In seguito la partecipazione è cresciuta di anno in anno, fino ad arrivare a una vera e propria competizione di livello mondiale. Risale al 1984 la prima qualificazione dell’Italia.

La prossima edizione dei giochi si svolgerà nel 2020 a Konia, in Turchia.

Per una giovane donna vincere una competizione internazionale nell’ambito scientifico non ha lo stesso valore che un analogo successo potrebbe avere per un uomo. Gli stereotipi di genere hanno impedito, e continuano a impedire, una reale parità di genere nel mondo delle cosiddette materie Stem (acronimo di Science, Thechnology, Engineering, and Mathematics). Negli ultimi anni si è cercato di abbattere i pregiudizi che vorrebbero le ragazze più brave negli studi letterari che in quelli scientifici (e viceversa). Anche l’assessorato alle politiche di genere del Comune di Merano ci ha messo del suo, promuovendo, tra i diversi tavoli di lavoro per l’elaborazione del Piano per l’uguaglianza 2019-2024, anche incontri per coinvolgere le studenti delle scuole medie e superiori cittadine, incoraggiandole ad applicarsi nella discipline scientifiche.













Altre notizie

ospiti vip

Zidane, settimana di relax nel meranese

Il campione francese è ripartito dall’aeroporto di Bolzano, dove non si è sottratto ad una foto prima di salire su un jet privato (immagine da Instagram / Davide Montemerli)

Attualità