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Meranarena, costi alle stelle: la pista esterna resta chiusa

L’apertura avrebbe gravato sulla inhouse comunale per ulteriori 150 mila euro. Il Comune ne ha già stanziati 470 mila per le maggiori spese energetiche degli altri impianti. La struttura interna sarà condivisa da pubblico e associazioni 


Simone Facchini


MERANO. C’era da aspettarselo, in qualche maniera. Il Comune ha difeso a spada tratta finché ha potuto l’apertura di tutti gli impianti sportivi gestiti da Meranarena, malgrado la necessità di iniettare denari municipali per fronteggiare le acrobazie verso l’alto dei prezzi dell’energia. Alla resa dei conti, a qualcosa si è dovuto rinunciare: la pista esterna della Meranarena non è stata aperta. E non verrà aperta.

Accordo.

«Una decisione presa di concerto fra Meranarena e proprietà. E con la comprensione delle associazioni sportive che usufruiscono della struttura» precisa Luca Bordato, presidente della inhouse che gestisce gli impianti sportivi che appartengono al Comune. «La messa in funzione della pista esterna avrebbe comportato costi per 150 mila euro, considerati i prezzi dell’energia e quelli del personale».

Prezzi dell’energia triplicati.

Al netto del periodo della pandemia, la pista da pattinaggio scoperta in via Palade apriva dalla fine di novembre fino a marzo. Rispetto all’ultimo anno di servizio, tuttavia, i costi energetici hanno fatto piroette che strapazzano i bilanci familiari alla pari di quelli delle società, private o pubbliche che siano. «I prezzi dell’energia, al momento, sono triplicati rispetto a 2019» puntualizza Bordato. A differenza di altre realtà, l’amministrazione meranese aveva deciso di tenere duro e affrontare il surplus di spesa per gli impianti sportivi a vantaggio dei giovani (e non solo) anche di riflesso all’inattività a cui erano stati costretti durante i lockdown. Ma per mettere in funzione la pista ghiacciata, da qualche parte in Comune sarebbero dovuti saltare fuori altri 150 mila euro.

Contributi e investimenti.

Per far quadrare i conti, dalle casse di via Portici a favore di Meranarena era già stato approvato lo stanziamento di 470 mila extra (oltre agli 1,43 milioni “standard”). Comune e inhouse si sono mossi per accelerare investendo - rimanendo nell’alveo delle competenze di Meranarena - 350.000 per la conversione a led dell’impianto di illuminazione del palaghiaccio, dei campi da tennis, del parcheggio del tennis e del parcheggio dell’ippodromo.

Pista interna i regolare servizio.

«Ovviamente la pista interna rimarrà sempre in funzione» aggiunge Bordato. Le associazioni che usufruiscono del ghiaccio, e dunque Hockey club Merano, Sportclub e Aesse, sono state coinvolte nella decisione e hanno compreso le ragioni del sacrificio. «Nella pista interna, sarà trovato spazio anche per il pubblico che vuole pattinare».

 













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