il lutto

Merano, addio a Rita Rizzi: una vita fra cattedra e solidarietà 

L’insegnante è scomparsa a 90 anni. Balbo: «Quando si decise di dare forma associativa al Gruppo missionario, era tra i fondatori». L’impegno per l’Africa e per le malattie mentali 



MERANO. È stata tra i fondatori del Gruppo Missionario Merano (Gmm). «Una delle prime a coinvolgersi. Rita ci è sempre stata vicin»: così Alpidio Balbo ricorda Rita Rizzi, 90 anni, scomparsa venerdì 12 maggio.

Meranese, una vita dedicata all’insegnamento, Rita Rizzi era fra coloro che, nel 1971, nella Chiesa di Santo Spirito di Merano, ascoltarono la testimonianza su ciò che il fondatore del Gmm “Un pozzo per la vita” aveva visto nel suo primo viaggio da turista nell’allora Dahomey, oggi Benin. «Con suo fratello Giovanni, don Ettore della parrocchia di Santo Spirito, suor Ceto e suor Rita della Dame Inglesi, Rita mi ha da subito affiancato nell’impegno per le missioni in Benin», prosegue il suo ricordo Balbo.

E non ha mai smesso: quando nei primi anni Ottanta si decise di dare forma associativa al Gruppo Missionario Merano, Rita fu tra i fondatori e fu attiva nel direttivo fino al 2017. «È venuta anche in Africa con me e con il fratello Giovanni, vicepresidente del Gmm fino a pochi anni fa - racconta ancora Balbo - era rimasta molto colpita da quella realtà così difficile, ma anche molto contenta di poter vedere con i propri occhi quel che riuscivamo a realizzare».

Finché ha potuto, Rita Rizzi ha seguito l’opera del Gruppo missionario, continuando a sostenerla: in particolare, era rimasta colpita profondamente dalla situazione dei malati mentali in Africa e per diversi anni ha finanziato con le sue donazioni le forniture di pane per i pazienti del centro di cura delle malattie mentali “Oasis d’Amour” di Bohicon.

Il Gmm lvuole ricordarla con gratitudine per il suo impegno, discreto ma fedele.

 













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