Merano, aumenti in arrivo per la tariffa rifiuti
Bollette più care del 9%: l’aumento medio per ogni utenza sarà poco meno di una ventina di euro
MERANO. Sarà del 9%, ovvero poco meno di una ventina di euro, l'aumento medio in bolletta per il servizio di asporto rifiuti che da quest'anno colpirà ogni utenza. Un vero e proprio salasso, verosimilmente destinato ad essere confermato almeno per il 2025 per effetto di quella che i vertici della Municipalizzata definiscono una vera e propria rivoluzione introdotta da ARERA, ovvero l'Autorità unica di Regolazione nazionale per Energia, Reti e Ambiente.
In estrema sintesi, i costi per lo smaltimento dei rifiuti cadranno interamente sul contribuente con tariffe definite dalla nova autorità di regolamentazione.
In consiglio comunale
La settimana scorsa, in consiglio comunale, a spiegare cosa comporta per amministrazione e per il cittadino l'entrata in funzione (anche in Alto Adige, seppur con due anni di ritardo rispetto al resto del territorio nazionale) di questa agenzia che in soldoni deciderà le tariffe per questo servizio, sono arrivati il direttore di ASM Patrick König e il consulente Samuele Zanardello.
Impeccabile la spiegazione del super esperto il quale ha parlato senza mezzi termini di «epocale cambiamento paradigmatico da gestire in modo adeguato per evitare che le tariffe esplodano in futuro», in sintesi il suo intervento.
Cosa cambia
Ma andiamo per ordine. Innanzitutto, non sarà più il Comune a poter giocare sulle tariffe del servizio e in questa ottica ASM dovrà provvedere al massimo efficientamento del sistema di raccolta dei residui urbani così come il cittadino alla massima cura nella differenziazione dei rifiuti domestici. Diminuire i costi del servizio, differenziata di qualità e riduzione dei versamenti illegali, le linee guida di ASM. Come detto, cambia completamente il sistema per la determinazione dei costi del servizio, non più e come ora determinati su previsioni future ma su quanto accaduto nel passato. «Programmare, e bene, diventerà così strategico per non inciampare in aumenti decisi da ARERA per errori commessi nel passato», il monito dell'esperto. Nello specifico, ARERA entra così a gamba tesa nei rapporti tra Comune e ASM, imponendo standard qualitativi nei servizi con tanto di penali e possibilità dei cittadini di far valere una serie di diritti contenuti nella apposita Carta dei Servizi. Dal canto suo, ASM sarà obbligato a monitorare qualitativamente (e non solo quantitativamente) il recupero di materia (differenziata) sulla base di precisi parametri comunitari ai quali si dovrà allineare.
Il piano finanziario
Per la determinazione del piano finanziario ASM ogni anno dovrà elaborare un documento sulla base del bilancio precedente di due annualità, sottoporlo alla Provincia che avvalendosi di un advisor ne validerà la coerenza. Il Consiglio comunale dovrà solo prenderne atto, prima dell'invio del documento ad ARERA che potrà chiedere modifiche anche a distanza di due anni. Per questo, come annunciato dall'esperto, l'importanza di una pianificazione puntuale da parte di ASM. Tra le altre novità, nella tariffa a quota fissa che costituirà, assieme a quella variabile, l'importo pagato da ogni utente, ci sarà anche un importo di 10 cent/anno per la copertura dei costi di recupero dei rifiuti in mare, ma anche 1,5 euro/anno per la copertura di costi eccezionali dovuti a calamità naturali. Infine, e come anticipato, le note dolenti per i cittadini. Infatti, per l'anno in corso scatterà l'aggiornamento inflativo del 13,3% ma che, in accordo con ARERA, si tradurrà in un aumento per ora appunto del solo 9,5% in bolletta. Un aumento che ARERA potrebbe imporre anche per le tariffe 2025, se ASM non riuscirà a dimostrare la capacità di portare il bilancio in situazione di equilibrio economico-finanziario. Infatti, ogni due anni ARERA chiederà di conguagliare nel bilancio di ASM i costi sostenuti che per il 100% dovranno essere sostenuti appunto dalle bollette degli utenti, senza più possibilità che sia il Comune ad aprire il classico portafogli. La questione, tutta politica ovviamente, è se il doppio sistema di raccolta (porta a porta e conferimento autonomo) implementato da ASM in città sia funzionale al nuovo impianto normativo e tariffario imposto da ARERA. «Questa è una decisione che spetta alla politica», la chiosa dell'esperto.