Case

Merano, boom di seconde case e si arriva a 8mila euro al metro 

Si pagano in media da 3.900 a 5.200 euro al metro quadrato per alloggi nuovi e ristrutturati. Rohrer: «Sbagliato cedere il terreno di proprietà comunale in via 1 maggio, Giovani e famiglie devono tornare al centro»


Massimiliano Bona


MERANO. Dopo Bolzano e le valli ad alta densità turistica (Gardena, Badia e Pusteria) per i prezzi degli alloggi viene Merano: le seconde case sono ormai diverse migliaia, i prezzi medi per appartamenti nuovi o ristrutturati oscillano da 3.900 a 5.200 euro al metro quadrato ma per il «top» si arriva anche a 8mila al metro. Difficile acquistare per due lavoratori “normali” e per Madeleine Rohrer - capogruppo dei Verdi - la giunta comunale dovrebbe rivedere la propria strategia.

«Una delle conseguenze preoccupanti di questa situazione è la difficile accessibilità al mercato immobiliare per giovani e famiglie». Dati confermati anche dalla relazione di uno dei più importanti immobiliaristi della zona: il 75% della clientela è internazionale e acquista seconde case come forma di investimento nelle zone più prestigiose: il centro città, Maia Alta e Maia Bassa. «I giornali hanno pubblicato estratti della relazione annuale di un’importante agenzia immobiliare internazionale operante anche sul territorio di Merano. E il rapporto prevede un aumento delle transazioni con un’ulteriore diminuzione dell'offerta di immobili per il 2022. I prezzi alti relativi all’acquisto hanno ripercussioni anche sull’entità degli affitti».

Dottoressa Rohrer, quest’analisi cosa significa in concreto?

Lasciare vuoto un appartamento a Merano, o utilizzarlo solo come seconda casa per qualche settimana di vacanza all’anno, è senza dubbio un lusso. Il Comune ha, fra l’altro, il compito di promuovere l’edilizia popolare e quindi di contenere la pressione sul mercato immobiliare privato. Questa è la posizione dei Verdi.

La necessità di alloggi sociali tra l’altro é aumentata a causa della crisi economica innescata dalla pandemia. Concorda?

Certo, è particolarmente importante poi che l’edilizia sociale non sia concentrata soltanto in alcuni quartieri della città, ma che sia ben distribuita su tutto il territorio comunale. Questo nella logica di evitare la formazione, con il tempo, di zone percepite, e poi purtroppo vissute, come veri e propri ghetti.

Quale può essere il modello di riferimento?

Una distribuzione uniforme in tutta la città: l’edilizia popolare può divenire patrimonio edilizio e sociale ben integrato. In questi condomini possono trovare spazio abitazioni a prezzi calmierati e sostenuti da contributi provinciali o appartamenti condivisi per persone con disabilità. Un buon esempio di come ciò possa funzionare è il condominio Ipes recentemente ristrutturato nella parte superiore di via Carducci.

Quali sono i timori dei Verdi su casi concreti?

Vediamo con grande preoccupazione la proposta della giunta di cedere il terreno di proprietà comunale in via Primo maggio a privati. L’esperienza passata con i progetti Ppp mostra che gli investitori privati non sono affatto più veloci o più efficienti di quanto lo sia il settore pubblico.

A cosa si riferisce?

La nuova casa per anziani pensata nel parcheggio dell'ospedale di Merano in sostituzione della clinica Sant’Antonio avrebbe già dovuto essere in funzione, ma Provincia, Comune e investitori privati non hanno ancora raggiunto un accordo.

Ci sono altri casi di Ppp “al palo”?

Un paio di anni fa, alcuni investitori privati hanno presentato un progetto Ppp per un dormitorio per studenti in zona Lido. Fino ad oggi, non c'è stata alcuna decisione da parte della politica: non si capisce se il progetto sia nell'interesse pubblico e possa quindi essere realizzato o meno dagli investitori privati. I progetti Ppp devono essere tra l’altyro messi a gara in ambito europeo.

Cosa non condivide nell’approccio dell’attuale giunta?

La giunta Civiche-Svp vorrebbe aumentare la densità edilizia proprio su questo terreno in via Primo maggio, probabilmente per renderlo più appetibile per i privati. Questo, infatti, permetterà al costruttore di vendere ancora più appartamenti a prezzi di mercato. I Verdi propongono invece che sia il pubblico a costruire direttamente gli appartamenti per poi metterli a disposizione in un progetto innovativo per una vasta gamma di persone, comprese quelle che non hanno effettivamente diritto ai classici appartamenti pubblici.

Chi ottiene l’alloggio a prezzo calmierato cosa dovrebbe fare in cambio?

Così come già sperimentato anche a Bolzano, le persone che ne godranno si impegnano a svolgere servizi speciali e sociali per il quartiere, come fare i compiti con i bambini delle altre famiglie o fare la spesa agli anziani.













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