la scelta

Merano dice no alle sedute del consiglio comunale da remoto

Respinta la proposta del Pd per ripristinare la possibilità di partecipare online alle sedute, introdotta durante l’emergenza sanitaria. Il sindaco Dal Medico: "Si rischia di disincentivare la presenza in aula"


Jimmy Milanese


MERANO. Sono state 35 le riunioni del consiglio comunale meranese da inizio legislatura fino a dicembre dell’anno scorso. I 36 consiglieri – posto che è quanto richiedono loro gli elettori - hanno dimostrato un alto grado di partecipazione ai lavori dell’assemblea elettiva.

Le partecipazioni da remoto.

Proprio nel corso della scorsa convocazione di mercoledì, con una mozione già presentata il 29 novembre 2022 il gruppo consiliare del Partito democratico aveva proposto di reintrodurre la possibilità per i consiglieri comunali di partecipare da remoto alle riunioni assembleari, modalità avviata nel corso dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid.

La proposta è stata bocciata dal consiglio con presa di posizione del sindaco Dario Dal Medico il quale ha paventato l’eventualità che aprire alla partecipazione a distanza possa in qualche modo incentivare i consiglieri di oggi e di domani a non presentarsi personalmente in consiglio. Un poco quello che sta accadendo in altre città italiane - è stato ricordato da alcuni consiglieri - dove sempre più i rappresentanti preferiscono seguire le assemblee cittadine standosene a casa.

Le posizioni.

«La partecipazione telematica alle sedute del consiglio potrebbe essere una buona cosa ad esempio per le donne in stato di gravidanza», l’intervento della consigliera Daniela Rossi con probabile riferimento alla vicesindaca attualmente in dolce attesa.

Ad ogni modo, proposta bocciata anche se tra i banchi della maggioranza serpeggia l’idea di modificare il regolamento dei lavori in aula prevedendo un bonus di due o tre presenze telematiche all’anno massimo per ciascun consigliere, magari anche con parziale decurtazione della indennità, visto il minor carico di lavoro in caso di partecipazione a distanza. Si vedrà.

Le statistiche di presenza.

Invece, limitatamente alla presenza dei consiglieri ai lavori del consiglio, per il periodo fino a dicembre scorso si registra l’en plein della Civica per Merano i cui suoi cinque consiglieri hanno timbrato il cartellino a tutte e 35 le riunioni comunali. Per inciso: il sindaco Dal Medico figura nelle file della Civica (un’affiliazione a un gruppo è dovuta per legge) ma il primo cittadino, sin dalla candidatura, si è sempre ritenuto “neutrale” rispetto alle componenti che lo hanno sostenuto, la stessa Civica e Alleanza per Merano.

Attualmente in consiglio, per la Civica, oltre a Dal Medico sono presenti l’assessora Emanuela Albieri, Walter Taranto, Beatrice Calligione e Andrea Casolari (che è subentrato a Giorgio Balzarini).

In generale nel corso delle 27 sedute del consiglio per l’anno 2022 le presenze dei consiglieri non sono mai scese sotto le 31 unità (su 36 componenti). Sempre presente a tutte le sedute la consigliera Paola Zampieri di Fratelli d’Italia che detiene anche il record delle interrogazioni presentate, oltre sessanta. Stesso discorso per i componenti della giunta comunale che non hanno mai mancato a nessun appuntamento con l'aula consiliare.

La protesta.

Sempre nel corso della “tre giorni” di consiglio, non sono mancate le lamentele da parte dei membri dell'opposizione in merito ai tempi di attesa per ricevere risposta alle interrogazioni presentate. Secondo Madeleine Rohrer, tempi di reazione dilatati ad oltre i 30 canonici giorni in punta di legge che comprimerebbero il diritto delle opposizioni ad esercitare l’azione di controllo sull’operato del governo cittadino.

 













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