Mobilità

Merano, in via IV Novembre la ciclabile contestata  

I residenti della zona lamentano lacune, dalla sparizione di troppi parcheggi alle vetture posteggiate sul percorso per le bici ma anche vari punti critici in chiave sicurezza



MERANO. «Via IV Novembre? Forse a misura di quei ciclisti che la percorrono ma sicuramente non a misura di famiglie che per necessità utilizzano l'automobile», lamentano i residenti della zona che negli anni recenti ha subito una trasformazione radicale come non è avvenuto per nessun'altra strada cittadina.

Trasformazione iniziata con il trasferimento del mercato del venerdì, poi con i lavori connessi alla costruzione della circonvallazione Merano - val Passiria, il tunnel d'entrata allo svincolo e la temporanea occupazione di vaste aree con moduli abitativi nei quali risiedono gli operai. Quindi, l'urbanizzazione dell'area con gli alloggi per i profughi e poi con le unità abitative che ospitano i senzatetto. Infine, dopo un lungo periodo di lavori, la realizzazione di due ciclabili: sul lato nord della carreggiata giudicata spropositatamente larga, su quello sud, invece, troppo stretta e pericolosa. E la popolazione non le manda a dire.

A prendere la parola un poco per tutti è Cristiano Pavia, residente nella via dove due anni fa ha comprato casa. «Sono perfettamente consapevole dell'utilità della circonvallazione, ma nel corso degli ultimi anni i residenti di via IV Novembre non solo hanno dovuto sopportare una serie interminabile di lavori, ma anche la cancellazione di una ottantina di parcheggi: quaranta dei quali sulla via stessa, altrettanti dove ora sorgono i moduli abitativi che davano alloggio ai senzatetto e agli operai del cantiere», spiega Pavia che aggiunge: «Ci siamo anche rivolti all'attuale amministrazione comunale per avere alcune risposte, ma ci è stato detto che le decisioni erano state prese dalla giunta Rösch.

Detto questo, ci saremmo aspettati comunque delle risposte funzionali a mitigare i nostri disagi. Vorrei ricordare che oltre a non trovare più parcheggio lungo la strada, per via dell'esistenza di due ciclabili parallele che servono pochi ciclisti al giorno, con i mercati del martedì e del venerdì piazzale Prader diventa off limits per almeno tre/quattro giorni alla settimana. Viste le scelte prese dalla precedentemente giunta che hanno pesantemente modificato la nostra qualità di vita, dall'attuale mi aspetterei che si rimetta mano al progetto», conclude Pavia.

In attesa dell'omologazione della pista ciclabile direzione nord apparentemente larga a sufficienza per due sensi di marcia, non è raro osservare come la stessa venga spesso occupata da automobilisti abituati al parcheggio in via IV Novembre. Inoltre, sempre lungo la via, ma questa volta in direzione stazione, esiste un'altra pista ciclabile alquanto stretta e che si interseca in modo decisamente pericoloso con il parcheggio sulla strada che occupa l'ultimo tratto di carreggiata prima della rotatoria.

Non solo. Infatti, erano già state presentate, per ora senza esito, diverse interrogazioni comunali per il miglioramento funzionale della fermata degli autobus presente nella via. Infine, sempre sullo stesso tratto direzione sud, permane la mancata asfaltatura del marciapiede, mentre da via San Giuseppe, subito dopo il passaggio a livello, in immissione su via IV Novembre non c'è un attraversamento pedonale che permetta ai pedoni di proseguire in sicurezza in direzione Lagundo. Infine, sono molte le aree verdi della via lasciate praticamente a loro stesse, peggiorando di molto l'impatto estetico già modificato in negativo dalla presenza delle due uscite del tunnel di circonvallazione. J.M.













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