l'episodio

Merano, minori spaccano i vetri dei bus. Conto salato per i genitori 

Presi di mira i pullman parcheggiati nel deposito di via San Giuseppe nell’areale della stazione Gli autori intercettati dagli agenti della polizia locale: sono cinque ragazzi under 14. Danni attorno ai 10 mila euro


simone facchini


MERANO. Azioni senza senso, ma con un significato da inquadrare, quelle accadute domenica pomeriggio. Diversi vetri di pullman posteggiati in un deposito nell’areale della stazione ferroviaria sono stati infranti. Oggetto di un raid, questo il fatto evidente.

Gli autori, cinque ragazzi classe 2009, sono stati individuati e intercettati dalla polizia locale. Accompagnati al comando e poi “consegnati” ai genitori. A quanto pare i giovani non sono imputabili in quanto non ancora quattordicenni.

L’intervento.

I protagonisti delle malefatte sono stati intercettati poco dopo il fatto, verso le 15 di domenica, da una pattuglia della polizia locale. A denunciare l’episodio, verosimilmente destati dai rumori dei vetri che andavano in frantumi, alcuni residenti di via San Giuseppe. Qui, al limitare dell’areale della stazione, in prossimità dell’ex rimessa dei treni in stato di abbandono da anni - e sulla quale pende un’interrogazione del Pd ne chiede il destino - sostano alcuni pullman. Non siamo lontani dal passaggio a livello che separa da via IV Novembre.

Tre sono gli autobus presi di mira dall’azione vandalica: dalle prime risultanze, sarebbero quelli che servono la tratta Merano-Tel per sostituire l’interruzione del servizio ferroviario per i lavori in corso lungo il percorso dei binari. Un servizio che malgrado il raid non subirà interruzioni.

Tornando ai bus presi di mira: sono state frantumate le porte d’accesso dei passeggeri nella parte anteriore del veicolo, ma anche almeno una di quelle del lato autista. E in almeno un caso pure i vetri laterali.

I danni.

Gli autori, intercettati dagli agenti della polizia locale che hanno saputo reagire prontezza alla segnalazione, non sono imputabili. Ma i conti arriveranno ai genitori.

Una prima stima, secondo i tecnici, dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 mila euro. Anche perché durante il raid sono stati divelti un estintore e una macchina obliteratrice, danneggiamenti che vanno ad assommarsi alla devastazione dei vetri.

Un’azione senza senso, ma con un significato da approfondire, nell’alveo di un disagio giovanile, con età sempre minori, che ancora una volta scuotono la comunità nelle sue fondamenta.













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