Il caso

Merano, movida ben oltre il coprifuoco: residenti esasperati 

Il personale addetto alle pulizie post chiusura si è barricato nel locale per la paura del “branco”. Scintille tra gli esercenti: «C’è chi non rispetta gli orari e serve da bere ai giovani che noi con fatica riusciamo ad allontanare»


Jimmy Milanese


MERANO. Proseguono le notti movimentate nel centro di Merano. Diverse le segnalazioni da parte dei residenti di corso della Libertà col conseguente intervento delle forze dell’ordine al fine di disperdere un gruppo di ragazzi che stava facendo baldoria ben dopo la chiusura dei locali e ben oltre l’inizio del coprifuoco. Tutto documentato in diversi video girati da alcuni cittadini esasperati per la situazione.

E in uno di questi, nel pieno della notte, dallo zaino di un ragazzo spunta un tronchesino poi appoggiato sul tavolo di un locale del centro che nel frattempo aveva chiuso e nel quale gli addetti alle pulizie si erano letteralmente barricati per paura di essere aggrediti.

Sacrifici economici.

«Non siamo ai Navigli o in qualche quartiere di una grande città dove l’ordine e la sicurezza sono complessi da garantire. Siamo a Merano ma, nonostante l’incredibile sforzo delle forze dell’ordine che operano sulla strada, le notti del centro ormai sono fuori controllo», dichiara Roberta Prantl del bar Piccolo, la quale assieme ad altri colleghi ha pagato di tasca propria un servizio di security attivo per tutto l’orario serale di apertura.

«Assieme al WhyNot, al Wunderbar, al Rossini e alla Birreria Forst – spiega – ci paghiamo ogni sera e a caro prezzo, visti anche i tre mesi di chiusura forzata e le difficoltà del momento, un servizio di security che ci aiuti a dire “no” in sicurezza a quei soliti e noti ragazzi che altrimenti irromperebbero nei nostri locali per ubriacarsi e creare scompiglio».

Tensione tra locali.

La gestrice del Piccolo aggiunge che «come tutti i finesettimana, la sera questi soggetti disturbano gli altri clienti, sono scontrosi, istigano alla violenza e fomentano risse. Per questo noi a loro non diamo da bere, ma se lo fanno altri locali, che poi tengono aperto ben oltre la mezzanotte, allora il nostro sforzo è del tutto vano, visto che alla fine queste persone si ubriacano ugualmente e finisce tutto come venerdì sera, quando ben dopo la mezzanotte, mentre alcuni di noi stavano pulendo i locali, altri servivano da bere e le forze dell’ordine hanno dovuto accorrere in massa proprio per via delle diverse segnalazioni. Alla fine i ragazzi si sono semplicemente spostati altrove e tutto è ricominciato».

Infatti il copione sembra essere sempre quello, visto che all’arrivo delle forze dell’ordine, raccontano esercenti e residenti, i ragazzi in questione sono ormai diventati abili a dileguarsi nei vicoli del centro, per ritrovarsi dopo pochi minuti in un’altra parte della città, come è accaduto ancora una volta venerdì sera.

Esercenti esasperati.

«La misura è colma, non siamo noi che dovremmo provvedere ad organizzare e pagare la sicurezza pubblica in una città piccola come Merano solo per colpa di un gruppo di ragazzi dei quali sappiamo nomi e cognomi, ma che nessuno riesce evidentemente a fermare, con grave danno per la sicurezza nostra, dei nostri collaboratori e della città in generale», tuona Prantl, la cui voce è la stessa di quella dei suoi colleghi.

E a chi, tra i gli esercenti, non rispetta gli orari e le normative? «Assieme al gruppo di esercenti che paga la sicurezza abbiamo fatto loro presente che così non può andare avanti, perché noi paghiamo per un servizio che loro contribuiscono a rendere inefficace». Nel frattempo, dai video girati da diversi cittadini nella notte tra venerdì e sabato emerge come, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, quel gruppo di ragazzi si sia effettivamente spostato a bivaccare sui tavolini presso un altro locale, peraltro già chiuso. Nel video, per la disperazione dei residenti, oltre al tronchesino appoggiato sul tavolo si sentono ragazzi schiamazzare, mentre altri sono intenti a urinare negli androni.

Forze dell’ordine e istituzioni.

«Abbiamo sollecitato un incontro con i vertici delle forze dell’ordine e delle istituzioni, chiedendo anche l’intervento della commissaria. Noi chiediamo di collaborare con loro, di poter spiegare quali sono i nostri problemi, come fare per garantire la sicurezza alla città nelle ore serali. Siamo fiduciosi che questa tavola rotonda ci sia concessa a breve, e credo che qualcosa si stia muovendo. Insomma, spero accadrà in fretta», conclude Prantl.













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Valeria Frangipane

Attualità