L'allarme

Merano, smascherata la truffa della “falsa nipote” 

Tentativo di raggiro nei confronti di una settantenne meranese scoperto in tempo da una familiare. La pensionata era stata “agganciata” con delle telefonate


Jimmy Milanese


MERANO. Sventata per un soffio una truffa ad una settantenne meranese, grazie all'intervento della nipote. La vera nipote, per raccontare la vicenda. Perché c’è chi nipote s’è finta, evidentemente per provare a raggirarla.

La pensionata, ex dipendente presso un supermercato nella prima periferia del meranese, in questo momento sta affrontando alcuni problemi motori per via di un acciacco all'anca che le impedisce di muoversi liberamente. Era sola a casa, come altre volte, nel giorno in cui è stata contattata da una ragazza dalla voce gentile e confortante che si spacciava per nipote.

Il racconto.

A spiegare la vicenda che ancora una volta ha visto presa di mira una persona anziana in uno stato psicologico precario, è la vera nipote: «Lo devo ammettere, ultimamente con nonna non è che ci si vedesse molto, e lei di questo si lamentava con noi. Soprattutto perché anche per andare a fare la spesa aveva bisogno di aiuto e non sempre glielo fornivamo», racconta la giovane che aggiunge: «All'improvviso, la settimana scorsa la nonna ha smesso di chiamarci quotidianamente, come faceva sempre, e questo ci ha insospettiti. Dopo qualche giorno sono andata da lei e subito ho intuito qualcosa di sospetto. Ma più le facevo domande più lei si chiudeva a riccio», specifica la nipote che continua: «Abbiamo anche discusso, e alla fine me ne sono andata».

La giovane ancora non lo sapeva, ma la nonna stava cadendo vittima di una truffa che comunemente viene chiamata del “falso nipote”. Solo a raggiro scongiurato, la nipote ha capito a quale tipo di pressione sua nonna era stata sottoposta. Telefonate prima generiche e la classica frase: «Ciao, ma sai chi sono io?», con la signora talmente contenta di poter parlare con qualcuno che non chiude la conversazione ma accetta il dialogo. Quindi, con escamotage ormai collaudati da questi malviventi senza il minimo scrupolo, una serie di domande laterali per far cadere la donna nella trappola e indurla a svelare quei particolari necessari che consentono al truffatore di trovare la chiave di volta per conquistare la fiducia della vittima.

«Mia nonna ha provato ad indovinare chi potesse essere la sconosciuta al telefono, fino a fare anche il mio nome, quello dell'unica nipote, spiegando alla truffatrice di sentirsi trascurata dalla famiglia. A quel punto, per la persona dall'altra parte del telefono nemmeno è stato necessario spiegare a mia nonna in che modo potesse esserci un rapporto di parentela, perché la truffatrice ha iniziato a dire che si sarebbe presa cura lei della nonna ritrovata. Purtroppo, devo ammetterlo ancora con rammarico, facendo leva sul fatto che per qualche tempo non le avevamo dedicato tempo».

La truffa sventata.

Quindi, il tentativo da parte della truffatrice di far visita alla settantenne felice di avere trovato finalmente una persona disposta a passare il tempo con lei e anche ad accompagnarla a fare la spesa. Ma le cose hanno preso una piega diversa. Come accennato, insospettita per il silenzio inconsueto della nonna, la nipote legittima decide di andarla a trovare a casa, ma questa volta senza avvisarla. Praticamente certa di trovarla nel suo appartamento, in abbigliamento casalingo. E invece trova la nonna vestita di tutto punto. «Ma dove stai andando da sola?», le chiede.

Alla fine l'anziana racconta la storia: «Sto aspettando la mia “nuova” nipote e lei sì che ci tiene a me», in sintesi le sue parole. Immediato l'allarme lanciato dalla nipote che telefona alla madre per avere chiarimenti. E poi trova il modo per telefonare alla misteriosa nipote che avrebbe dovuto accompagnare la nonna al supermercato. «Scusi, ma lei chi è, e cosa vuole da mia nonna?», sono le uniche parole che la nipote, quella vera, indirizza alla falsa nipote che, capito cosa sta succedendo, butta giù il telefono, rendendosi immediatamente irraggiungibile. Truffa sventata per coincidenza ma vicenda affatto conclusa. C'è una anziana signora quasi truffata nella sua fragilità. «In famiglia abbiamo ricevuto una lezione che non dimenticheremo», chiude la nipote, quella vera. Una lezione per tutti, in fondo.













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