la crisi

Niente veglione a Capodanno: a Merano l’austerity spegne la festa

Il Comune ha definitivamente abbandonato ogni idea di festeggiare in piazza il nuovo anno:«L’aumento vertiginoso dei costi dell’energia ci ha costretti a operare tagli dolorosi e impopolari ma indispensabili»


Ezio Danieli


MERANO. L’austerity spegne il Capodanno. Niente festeggiamenti a Merano per colpa della crisi economica perdurante e inarrestabile. Difficoltà economiche rilevanti, infatti, hanno portato l’amministrazione comunale ad annullare qualunque concerto e anche la festa di Capodanno in città.

Non ci saranno manifestazioni e neppure spettacoli di luce o fuochi d’artificio. La maggior parte dei locali pubblici resterà chiusa. I pochi aperti si limiteranno a organizzare eventi privati.

Chiusi anche il Mercatino di Natale e il centro termale. Sarà dunque un Capodanno in tono minore, per forza di cose, come ha ammesso, ieri mattina, il sindaco Dario Dal Medico, spiegando le ragioni di tale decisione: «Sono state tante le situazioni critiche che abbiamo dovuto affrontare fin dai primi mesi dell’anno. Le conseguenze della crisi Covid e l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia ci hanno costretti a operare tagli dolorosi e impopolari ma indispensabili. Siamo riusciti, solo con grandi sforzi, a garantire i contributi alle associazioni cittadine e ad allestire, se pure in misura ridotta rispetto agli anni passati, le luminarie per le festività natalizie».

Nonostante i tagli e gli sforzi compiuti, non si sono trovate le risorse per il veglione. «Organizzare gli eventi per San Silvestro – ha spiegato Dal Medico - richiede lo stanziamento di somme sulle quali, nel corso dell’anno, non abbiamo potuto contare. Nemmeno con l’ultima variazione di bilancio avremmo disposto di fondi sufficienti per organizzare una festa di Capodanno degna delle precedenti».

Inoltre, è emersa anche una ragione riguardante la pubblica sicurezza: «Va tenuto anche conto che nel raggio di 30 chilometri non sono in programma eventi pubblici per festeggiare la fine del 2022 e l’inizio del 2023: garantire la necessaria sicurezza per una festa di Capodanno che avrebbe di sicuro attirato in riva al Passirio molte migliaia di persone avrebbe quindi rappresentato, anche sotto il profilo economico, un onere difficilmente sostenibile.

Si tenga conto, inoltre, del fatto che se avessimo deciso di fare comunque la festa, l’arrivo di tante persone avrebbe richiesto un controllo adeguato da parte delle forze dell’ordine che hanno già predisposto le loro ferie. Per queste ragioni abbiamo preferito rinunciare agli eventi, sperando che i meranesi comprendano le ragioni della nostra decisione». In molti, dunque, si stanno organizzando per trascorrere il Capodanno in casa, assieme a pochi amici, al posto della grande festa in piazza.













Altre notizie

Attualità