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Nuovi impianti a Merano 2000 

La stagione al via. Ormai conclusi i lavori per la messa in servizio della nuova cabinovia Naifjoch e della relativa pista. A causa del caro energia il prezzo dei biglietti subirà un aumento del 10%: «L’alternativa sarebbe stata non aprire» 


Ezio Danieli


MERANO. La prima neve è caduta, la scorsa notte, a Merano 2000. Pochi centimetri che fanno comunque ben sperare in vista della nuova stagione. Oltre ai periodici lavori di manutenzione degli impianti di risalita, quest’anno sono in via di conclusione anche i lavori per la messa in servizio della nuova cabinovia Naifjoch e della relativa pista. «Nonostante le difficili condizioni macroeconomiche, siamo fiduciosi per stagione invernale 2022/23. Grazie agli importanti investimenti degli ultimi due anni, il bacino idrico Wallpach con la moderna stazione di pompaggio e le torri di raffreddamento e la nuova cabinovia Naifjoch, siamo attrezzati al meglio per l’inverno e non vediamo l’ora di accogliere i nostri ospiti», ha spiegato Andreas Zanier, presidente della Merano 2000 Funivie Spa.

L’8 dicembre entreranno in funzione la funivia che porta a Merano 2000, la cabinovia di Falzeben, la seggiovia Wallpach e l’Alpin Bob. Le piste da sci da Pivigna a Falzeben, l’Outdoor Kids Camp, i relativi tapis roulant presso la stazione a monte, come anche i sentieri escursionistici, saranno tutti preparati e pronti per gli ospiti. Gli impianti e le relative piste da sci della parte interna dell’area sciistica ed escursionistica apriranno poco prima di Natale, una volta completato il collaudo della nuova cabinovia Naifjoch.

La crisi energetica pesa anche sui conti della società meranese, in quanto dopo le spese del personale quella dell’energia è la voce di spesa più importante del bilancio della società. «Il Cda ha valutato attentamente le diverse misure di risparmio energetico, è stato quindi deciso di risparmiare energia concentrando l’innevamento tecnico nei giorni più freddi e riducendo la velocità degli impianti di risalita ad agganciamento automatico. Per avere un ulteriore risparmio si sarebbe dovuto decidere di non aprire singoli impianti e le relative piste ma l’opzione è stata scartata in quanto, oltre a ridurre l’offerta sciistica per la nostra clientela, che come noto è costituita soprattutto dai residenti del bacino meranese, con ogni probabilità avrebbe comportato una riduzione di ricavi superiore al risparmio dei costi», ha evidenziato Zanier. «Nostro malgrado, l’aumento dei prezzi dei biglietti di circa il 10% rispetto alla scorsa stagione era inevitabile, anche se abbiamo cercato di contenerli soprattutto per i bambini. I nostri prezzi sono comunque fra i più competitivi in provincia», ha aggiunto il direttore Paul Jacomet.

In tempi record nel corso del 2022 è stata costruita la nuova cabinovia a 10 posti Naifjoch. «Dalla prossima stagione invernale il punto più problematico della nostra area sciistica, il collegamento tra la zona esterna e quella interna, è stato definitivamente risolto - le parole del presidente -. Il nuovo impianto sostituisce l’obsoleta seggiovia ad agganciamento fisso Piffing. La moderna cabinovia Naifjoch è stata realizzata su un tracciato leggermente modificato e prevede una stazione intermedia con un terrazzo panoramico. Sono 37 spaziose cabine, ognuna in grado di ospitare sino a 10 persone nel cuore del comprensorio sciistico in poco più di 6 minuti. Dalla stazione intermedia Naifjoch sino alla stazione a valle verrà riattivata la pista Naifjoch, già utilizzata in passato. Contemporaneamente, un tratto della pista esistente è stato rimodellato in modo tale che gli impianti di risalita presso il Piffinger Köpfl possano essere raggiunti agevolmente. In estate, verrà rimesso in funzione solo il tratto dalla stazione a valle alla stazione intermedia Naifjoch. Gli escursionisti avranno così la possibilità di raggiungere velocemente e senza barriere architettoniche il Giogo di Nova (Naifjoch). Per quanto riguarda l’innevameto artificiale è stato completato il grande bacino idrio Wallpach con la moderna stazione di pompaggio e la torre di raffreddamento: servirà anche alla protezione civile in caso di incidenti».

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