la protesta

Oltre 3.000 firme contro la funicolare Merano-Scena 

Torna alla carica il comitato “Non così”: «La comunicazione da parte delle autorità competenti è stata deficitaria. Tutti, a parte la Svp, sembrano essere contrari a questo progetto». Dubbi sulla copertura finanziaria



MERANO. Le firme che si oppongono alla funicolare Merano-Scena sono oltre quota 3.000. Lo afferma il comitato “Non così” che contesta il progetto di collegamento, almeno per come ad oggi è previsto.

Il piano per la mobilità sostenibile della città di Merano per i prossimi dieci anni (pums) sarà presentato il 31 gennaio in un incontro pubblico con i cittadini. «Noi siamo oltremodo preoccupati, ed oltre alle astratte cifre della pianificazione - grida il comitato - ci aspettiamo finalmente dichiarazioni concrete sul collegamento a fune che contesta il progetto.

Le ragioni della protesta.

«Rileviamo una notevole opposizione al tracciato di una funicolare che attraversi il monte Benedetto, passando Lazago per arrivare quindi a Scena, che è stato a suo tempo presentato ad un selezionato e ristretto pubblico di meranesi con brevissimo preavviso ed una ridotta pubblicità. Ad oggi sono state infatti raccolte più di 3.000 firme contro l'attuale progetto. La comunicazione in merito da parte delle autorità competenti è stata più che deficitaria .L'intera città è stata infatti messa di fronte al fatto compiuto, e a tutt'oggi nessuno parla con la popolazione del progetto definitivo del controverso collegamento funicolare. Partecipazione e condivisione dei cittadini sono ben altra cosa».

I confronti.

Secondo il comitato, «la popolazione, i partiti politici e le associazioni con cui abbiamo avuto uno scambio di opinioni sul progetto della funicolare Merano-Scena si sono espressi tutti in maniera contraria, ci chiediamo quindi a chi dovrebbe servire un opera del genere e chi sono i veri sostenitori di questo progetto». Entrando nel dettaglio, la vicesindaca e assessora alla mobilità, Katharina Zeller (Svp), «sembra essere l’unica sostenitrice della funicolare che parte dal quartiere residenziale Musicisti, attraversa monte Benedetto e arriva a Scena». Nela nota, il comitato ricorda i costi: circa 110 mila euro. I fondi per il progetto attesi dal Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza)sono pari a 37,5 milioni di euro.

Contraddizioni.

Le informazioni sul tema, cos’ ancora il comitato, «appaiono anche contraddittorie. Ad esempio secondo la delibera di giunta provinciale n. 610 del 30 agosto 2022, il parcheggio di prossimità nella zona artigianale di Tirolo e gli e-bus non rientrano nel finanziamento. Secondo Zeller, invece, questi aspetti sarebbero inclusi nell’investimento di circa 110 milioni di euro».

Il comitato chiede he la vicesindaca ed assessore alla mobilità «rappresenti con coerenza tutti i cittadini meranesi. Non è infatti accettabile che un'area residenziale protetta dalla tutela degli Insiemi, venga trasformata in un centro di mobilità logisticamente male posizionato, che i residenti e i proprietari direttamente interessati siano tenuti all'oscuro dei dettagli senza alcun chiarimento e che Merano sia gravata da un possibile ulteriore terzo grande cantiere oltre a quelli del "tunnel del Monte Benedetto " e del "Garage in caverna". L'unico possibile beneficiario dell'investimento nella funicolare sembra essere il comune di Scena, che ha un numero di abitanti inferiore alle firme già raccolte contro il progetto. Il fatto che in pochissimo tempo siano state raccolte più di 3.000 sottoscrizioni è la riprova evidente che i cittadini della seconda città dell’Alto Adige vogliono dire la loro e vogliono essere ascoltati».

Partecipazione.

Oltre al posizionamento «difficilmente comprensibile della stazione a valle della funicolare» in una zona residenziale, «mai pensata per essere densamente trafficata, desta preoccupazione anche la massiccia deturpazione dell'area ricreativa di Lazago», ossrva il comitato che con forza si rivolge alla politica. «I piloni alti sei metri e le strutture del viadotto di sostegno della funicolare, costituiscono un’aggressione violenta ad una ambiente naturale integro che può essere tranquillamente definito il polmone verde di Merano».

Traffico.

«Migliaia di meranesi - questa la chiosa del comitato - si chiedono se il controverso progetto di una funicolare Scena-Merano possa realmente portare il tanto propagandato alleggerimento del traffico e creare un reale valore aggiunto in termini di sostenibilità per Merano. È quindi ancora più importante partecipare numerosi alla presentazione del Pums il 31 gennaio alla sala civica di via Huber». sim

 













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