Ortler Skiarena arriva agli “anta” 

I festeggiamenti. Il consorzio compie 40 anni: a Lagundo il rendez-vous con Thöni, Kompatscher e Alfreider Il presidente della Provincia loda lo spirito di collaborazione tra località: «Scelta vincente andare oltre i campanilismi»


Ezio Danieli


Lagundo. Il consorzio Ortler Skiarena ha festeggiato ieri alla Forst i suoi primi 40 anni. Per l’occasione, assieme ai responsabili delle 15 stazioni sciistiche, sono arrivati il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher, l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider, funzionari della Provincia e, gradito ospite, anche Gustav Thöni con consorte.

Una storia lunga 40 anni.

È stato il presidente del consorzio Erich Pfeifer a prendere la parola per primo. Dopo i vari saluti di circostanza, ha fatto una rapida storia dei primi 40 anni di Ortler Skiararena ricordando che l’idea originale fu del compianto Leo Gurschler degli impianti in val Senales. «Assieme ad Alfons Thoma di Solda, ex allenatore della squadra italiana di sci – così Pfeifer ricordando Gurschler –, fece la proposta che trovò subito l’adesione di una decina di località. C’era il precedente di Dolomiti Superski, che stava funzionando. L’adesione con gli anni è aumentata e ora nelle 15 stazioni del consorzio ci sono quasi 400 chilometri di piste. Il nostro concetto è stato ribadito in più occasioni: offrire a tutti i residenti la possibilità di sciare e divertirsi sulla neve a un prezzo conveniente. Lo stare assieme ha pagato, e molto. Poi sono arrivati anche i turisti, che si sono rivelati un qualcosa in più che ha aggiunto prestigio al nostro consorzio».

Quindici società.

Un consorzio che, a differenza di Dolomiti Superski, si limita alla vendita di un unico Skipass per le 15 stazioni, lasciando poi a ciascuna di loro il compito di verificare l’andamento dei “passaggi” nei vari impianti e di fare i conti finanziari. Che sono ottimi per tutte e 15 le società, dalla più grande (Merano) alle altre, tutte di dimensioni ridotte. Vanno da un’area sciistica a Nauders nel Tirolo Settentrionale a un’altra nella val Monastero in Svizzera, vicino al confine con l’Alto Adige, poi ci sono Belpiano con San Valentino, Vatles, Trafoi e Solda in val Venosta, la val Senales, Merano 2000, Schwennalm in val d’Ultimo, monte San Vigilio sopra Lana, Plan in val Passiria, Reinwald in val Sarentino, il Corno del Renon, monte Cavallo sopra Vipiteno e Ladurnes.

«Oltre i campanilismi».

Il comprensorio sciistico prende il suo nome dall’Ortles, la cima più alta dell’Alto Adige, e conta 330 chilometri di piste, tra quelle larghe per principianti, gli snow parks, le discese ripide. Numerose sono anche le scuole sci specializzate nell’insegnamento ai bambini. Sciare nelle aree sciistiche dell’Ortler Skiarena a un’altitudine compresa tra i 1.000 e i 3.250 metri significa anche sciare su ghiacciai, per esempio in val Senales e a Solda, dove si possono praticare gli sport invernali dall’autunno fino in tarda primavera. Insomma un paradiso, come è stato sottolineato durante la festa per il 40esimo compleanno di Ortler Skiarena, merita di essere conosciuto. Lo ha sottolineato Josef Noggler, presidente del consiglio provinciale.

L’assessore Alfreider ha ribadito l’importanza della collaborazione fra diverse località che «ha portato a un’intesa illuminante per tutte le località». Concetto espresso e valorizzato anche dal presidente Kompatscher, secondo il quale «è stato importante andare oltre il campanilismo dei singoli paesi facendo prevalere la collaborazione, che è più che mai decisiva anche nel settore dello sci. La scelta fatta 40 anni fa da Leo Gurschler e da Alfons Thoma fu lungimirante. Veniva da esperienze come Dolomiti Superski e da altre forme di collaborazione in Austria. Averci creduto, subito ed anche ora, è stato fondamentale. Godetevi il successo che avete avuto».













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