«Over 80, su 120 pazienti 25 vaccini disponibili»
Merano. Originario di Pescara, da circa quattro anni pratica a Merano in seguito il pensionamento del dottor Alberto Flisi. Al dottor Fabio Salvio, medico di medicina generale, la direzione sanitaria...
Merano. Originario di Pescara, da circa quattro anni pratica a Merano in seguito il pensionamento del dottor Alberto Flisi. Al dottor Fabio Salvio, medico di medicina generale, la direzione sanitaria ha esplicitamente chiesto di convincere i suoi pazienti a vaccinarsi. «Io sono assolutamente favorevole ai vaccini e al vaccino contro il Covid che ho fatto, spiega Salvio che aggiunge: «Non ho accettato invece di effettuare la selezione su chi si dovesse “meritare” la vaccinazione tra i miei oltre 120 pazienti over 80, visto che la direzione sanitaria questa settimana mi ha prima chiesto di inviare loro una lista di questi miei pazienti e poi mi ha invitato a sceglierne 25 da vaccinare, vista la mancanza di vaccino per tutti. Di fronte a questa richiesta, dal punto di vista etico e deontologico inaccettabile, mi sono limitato a consegnare i nominativi di tutti i miei pazienti che superano quella soglia anagrafica, chiedendomi però cosa sarebbe successo se, seguendo queste indicazioni irricevibili, io avessi escluso una persona dal vaccino e poi proprio questa lo avesse contratto magari con conseguenze tragiche».
Descrive una situazione critica, il dottore che assieme alla moglie ha aperto il suo nuovo ambulatorio in piena pandemia. «Siamo al limite, e vorrei fare un esempio. Oltre alle visite ordinarie, in una stessa giornata ho effettuato dieci tamponi, trovando due positivi, tra i quali una persona che vive in casa assieme alla sua famiglia la quale, comprensibilmente, era preoccupata e mi ha chiesto diverse informazioni su come comportarsi. Lì parte una trafila burocratica che prevede la comunicazione all'Ufficio Igiene e il rintracciamento di tutti i contatti delle persone, quando facciamo test rapidi. Burocrazia che rallenta le nostre attività. Allo stesso modo, quando la direzione sanitaria ci ha chiesto i nominativi dei pazienti over 80, siamo stati invitati a fornire oltre a questa lista anche il consenso informato alla vaccinazione anti Covid per ognuno di loro», lamenta il dottore che poi ci tiene a specificare quali possano essere gli effetti di alcune decisioni recentemente assunte dalle autorità sanitarie altoatesine. «Spiegare a una persona di una certa età cosa significhi il vaccino, magari convincerla e ottenere una firma su un modulo può richiedere anche molto tempo. Basta moltiplicare questo tempo per i 120 miei pazienti over 80 e si capisce come esaudire questa richiesta avrebbe significato bloccare la mia attività», chiosa Salvio che ad ogni modo non si tira indietro. «Ho effettuato 700 vaccinazioni anti influenzali, non avrei nessun problema a vaccinare contro il Covid, ma per motivi di praticità chiederei di farlo nel mio ambulatorio. Certo, un vaccino che si conserva a -80 qui non è gestibile, per questo ora aspettiamo quello di AstraZeneca, più maneggevole per noi medici di medicina generale, sperando che nel frattempo la Provincia si organizzi al meglio». J.M.