Il fenomeno

Risse, denunce per droga e vandalismi: a Merano situazione fuori controllo 

Nel 2021 decine i giovani segnalati e Sinigo rischia di diventare un ghetto: "Ci siamo attrezzati con i vigilantes e in un caso un inquilino ci ha rimesso la casa Ipes"


Massimiliano Bona


MERANO. Le risse - tanto in pieno centro quanto fuori dalle discoteche - ormai sono all’ordine del giorno, così come lo spaccio in zona Eurotel e al parco della Stazione. Sinigo, e in particolare la zona di via Damiano Chiesa, si sta trasformando in una sorta di ghetto, come tra via Cagliari e via Bari a Bolzano. L’Ipes per arginare i vandalismi è stata costretta ad ingaggiare i vigilantes e tra ammonizioni ed espulsioni è riuscita ad arginare (per ora) il fenomeno.

Una situazione esplosiva che rischia di degenerare da un momento all’altro nonostante il grande impegno sul territorio degli agenti della Questura, dei carabinieri e della polizia locale. Una vera task force al servizio dei residenti. E i protagonisti, non di rado, sono minorenni: dai 12-13 anni in poi. I più spavaldi minacciano anche gli adulti perché in mezzo al branco si sentono forti, quasi invincibili, al punto da agire in modo spregiudicato e postare tutto un minuto dopo sui social per incassare gli elogi dei compagni.

Progetto scuole sicure: decine di giovani meranesi denunciati come assuntori di droga.

I dati del 2021 sono allarmanti: sono decine i ragazzini meranesi denunciati al Commissariato del Governo come assuntori. Lo si evince dal rapporto nell’ambito del progetto «Scuole sicure», portato avanti dalla polizia locale con grande professionalità e determinazione.

Nella maggior parte dei casi si tratta di marijuana - zona di spaccio è il parco Stazione - ma sono state sequestrate anche droghe sintetiche e in qualche caso sporadico eroina da fumare. E tra i giovani fuori controllo c’è chi è già diventato un piccolo pusher. E proprio questo stato di alterazione porta spesso ad alzare le mani, a cercare di picchiare e intimidire i più deboli. Lo stesso discorso vale anche per l’abuso di alcolici.

A Sinigo tra vandalismi nelle palazzine Ipes, sanzioni per i rifiuti abbandonati e video provocatori.

Il fenomeno non va ingigantito ma c’è. Sinigo (o meglio la zona in cui sono concentrati gli alloggi sociali) sta diventando come una parte di Don Bosco a Bolzano. Siamo partiti con i video delle “bravate” sui treni in corsa sulla linea Merano-Bolzano e siamo andanti avanti con la musica rap che racconta di pistole, violenza e spaccio. E poi ancora risse e immondizia sui pianerottoli e nelle cantine, vigilantes a controllare gli edifici e primi ammonimenti da parte dell’Ipes.

«Ormai non è più l’eccezione - ammette la presidente dell’Istituto per l’edilizia sociale Francesca Tosolini - ma la regola. Ci siamo attrezzati per 4 mesi con i vigilantes e in un caso un inquilino ci ha rimesso l’appartamento. Parlo regolarmente con le associazioni e i responsabili mi dicono che questi ragazzi hanno un forte senso di appartenenza al quartiere ma quando raggiungono una certa età non si riescono più a riportare sulla strada giusta».

Il caso Eurotel: fino a 10 persone in un appartamento e spaccio.

L’ultima rissa, particolarmente violenta, con calci, pugni e spranghe c’è stata la scorsa settimana. E secondo gli inquirenti si tratterebbe di una sorta di regolamento di conti tra pusher di medio-basso livello. Ma il vero problema è l’Eurotel, una sorta di polveriera a due passi dal centro. «Fino a qualche tempo fa - spiegano le forze dell’ordine - il condominio si affidava alle guardie giurate e aveva un custode. Vi convivono molti stranieri, dai macedoni agli africani, e qualche italiano. Gli autoctoni? Sono pochi, solo dal lato Passirio dove ci sono le attività etniche. C’è un evidente problema di sovraffollamento e c’è chi vive di espedienti. È tra le zone da monitorare costantemente».

 













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