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Scuola allagata, la rabbia dei genitori: «Mancano telecamere e un custode» 

Assemblea infuocata. Incontro fra il Comune, l’istituzione scolastica e le famiglie degli alunni dopo la devastazione compiuta dai vandali Mamme sulle barricate contro il trasloco alle Deflorian e le lezioni pomeridiane: «Perché devono pagare i nostri figli?». Le rassicurazioni di Albieri


Jimmy Milanese


MERANO. Secondo i genitori degli alunni delle Segantini, l’atto vandalico, per colpa del quale le scuole medie di via XXX Aprile rimarranno a lungo inagibili, rappresenta la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso già abbondantemente colmo. Questo è emerso giovedì sera nel corso di un incontro pubblico tra genitori, insegnanti, dirigenti della Merano I e, dalla parte dell’amministrazione pubblica, l’assessora Emanuela Albieri con Claudia Tomio dell’Ufficio istruzione e scuola. Un incontro iniziato con un duro attacco di Raffaella Mascarin, rappresentante delle famiglie nel Consiglio di istituto della scuola, nei confronti del sindaco Dal Medico. Nei giorni scorsi il sindaco si era detto rammaricato del fatto che alcuni genitori si fossero lamentati del trasferimento delle lezioni nella lontana scuola di Sinigo. «Siamo amareggiati dalle reazioni del sindaco che accusa noi genitori di avere fatto i capricci e battuto i piedi. Se qualche genitore si è lamentato, sicuramente non fa parte della rappresentanza di istituto», le parole di Mascarin.

Scuola militarizzata

Mamme in prima linea, quelle che si sono presentate all’incontro di giovedì sera. In molte all’amministrazione pubblica hanno chiesto ad alta voce più sicurezza per i loro figli a scuola, dopo una serie di atti vandalici sfociati in episodi di violenza per i quali più volte è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. «Sono anni che chiediamo un custode, così come l’istallazione di telecamere di sicurezza, di un allarme e di alzare i muri perimetrali della scuola in modo da impedirne l’accesso agli estranei. Se tutto questo fosse stato fatto, non saremmo qui, questa sera», tuona una mamma. «Fino a quando ci sarò io a dover firmare e prendermi la responsabilità, nessuna scuola verrà militarizzata, ma questo non significa che l’amministrazione pubblica non stia facendo nulla. Lavoriamo giorno e notte per cercare di dare più sicurezza e un custode alle Segantini, ma siamo costretti a rispettare la burocrazia», la risposta piccata di Tomio alle mamme, prima che la discussione si spostasse finalmente sulla presentazione delle soluzioni adottate dalla dirigenza in collaborazione con l’amministrazione pubblica per permettere la ripresa delle lezioni già dal prossimo lunedì.

Bagni da presidiare

Mamme sulle barricate di fronte alla decisione della dirigenza di spostare, a partire da lunedì, le lezioni per i 300 alunni delle Segantini alle adiacenti Deflorian. «Due turni, ovvero le prime e seconde classi alla mattina, dalle 7.50 alle 12.20, e le sei terze in classe il pomeriggio, dalle 13.45 alle 17.45, con ore da sessanta minuti. Per quanto possibile, i ragazzi delle medie verranno sistemati in modo da diminuire i contatti con i bambini delle elementari e ogni bagno verrà presidiato», in sintesi l’annuncio della vicaria Maria Rosaria Cutrone che invita i genitori sempre e solo a far riferimento alle comunicazioni inviate via registro elettronico.

Oltre 800 fra alunni e docenti

In sostanza, 750 ragazzi (circa 450 delle elementari e 300 delle medie) dovranno dividersi una scuola pensata per 500 persone, ma con una recente rivalutazione a 650. Improponibile quindi che oltre 800 persone tra alunni e docenti possano accedere tutti assieme al mattino nella scuola. Ecco quindi l’esigenza di una turnazione che andrà avanti per tutto aprile. L’unica possibilità che anche le terze possano frequentare le lezioni al mattino potrà materializzarsi se dalle vicine elementari tedesche o dalla scuola di musica arrivasse la disponibilità in totale per sei classi. «Per questo mese andrà così, ma potete stare certi che come amministrazione faremo tutto il possibile per far tornare le terze classi a lezione il mattino», le parole della assessora Albieri.

Soluzione che non piace

Immediate le reazioni delle mamme dei ragazzi di terza, in particolare di fronte alla prospettiva che i loro figli debbano rimanere a casa di mattina per un intero mese e al fatto che con le lezioni il pomeriggio, per forza di cose dovranno anche saltare tutte le attività sportive nelle quali sono impegnati. «Siamo incavolati, e vorrei dire ancora di più... Dietro a me ci sono venti genitori arrabbiatissimi per questo tipo di soluzione inaccettabile. Perché mio figlio deve rinunciare allo sport per un mese e rimetterci per colpa di alcuni vandali?», in sintesi tuona una mamma. «Ci avete abbandonati, dopo che da mesi chiediamo più sicurezza. Ora chi risarcirà i nostri figli per i danni morali ed etici causati da questa situazione?», la recriminazione di un’altra mamma. Il problema delle lezioni pomeridiane per i ragazzi di terza sta anche nel fatto, sempre secondo le mamme, che in questa fascia oraria i ragazzi non imparerebbero a sufficienza, quindi gli esami di licenza media alle porte sta aumentando le preoccupazioni delle famiglie.

 













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