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Senzatetto a Merano, per 19 c'è il rischio di tornare sulla strada 

L’impegno della Provincia è terminato con la fine di marzo. Il Comune sosterrà le spese fino al 10 aprile del centro di accoglienza gestito dalla Croce rossa presso la stazione ferroviaria



MERANO. Sopralluogo degli assessori Stefan Frötscher e Nerio Zaccaria l'altra mattina presso il centro di accoglienza di via IV Novembre che negli ultimi due anni in alcuni container ha dato ospitalità a una trentina di senzatetto, dopo che in piena pandemia il Consorzio dei Comuni aveva deciso una loro redistribuzione su tutto il territorio provinciale, proprio per alleggerire il carico che al tempo gravava principalmente sul capoluogo bolzanino.

«Con il 31 marzo è terminata l'emergenza sanitaria, quindi, i container alla stazione allestiti dalla Protezione civile e gestiti dalla Croce Rossa Italiana su incarico della Provincia di Bolzano avrebbero dovuto esser smantellati. Dopo una serie di contatti, la Provincia si è dichiarata disponibile a cederli a titolo gratuito al Comune di Merano che intende così riutilizzarli per l'emergenza freddo e per un nuovo progetto di accoglienza e di sostegno a persone senzatetto che verrà avviato in collaborazione con la Comunità comprensoriale e nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e di resilienza», hanno spiegato i due assessori. Nel frattempo, hanno aggiunto i due componenti della giunta: «per dare a tutti gli ospiti l'opportunità di trovare un'adeguata sistemazione alternativa, abbiamo ritenuto opportuno concordare con i responsabili della Croce Rossa una proroga della collaborazione per la gestione della struttura», Ma domenica 10 aprile i container verranno chiusi, hanno ribadito Frötscher e Zaccaria.

Al momento attuale, alcuni senzatetto avrebbero già liberato gli alloggi, altri tre verranno trasferiti in queste ore a Bolzano, nove hanno un lavoro (ma per lo più precario), mentre dieci sono ancora all'interno del centro. Almeno questa era la situazione a ieri mattina. A conti fatti, anche in considerazione del costo proibitivo degli affitti a Merano e della difficoltà del loro reperimento soprattutto per chi non può mettere sul piatto un contratto di lavoro a tempo indeterminato, sono diciannove le persone alloggiate nei container di via IV Novembre che dopo il 10 aprile si troveranno senza un posto dove dormire. Per questo breve periodo, dal 31 marzo al 10 aprile, a farsi carico delle spese di gestione della struttura – hanno fatto sapere Zaccaria e Frötscher - ci penserà l'amministrazione comunale. Non bricioline, visto che dal contratto di servizio si scopre che a partire dalla primavera del 2020 la Croce Rossa italiana ha ricevuto una somma di 35.000 euro mensili direttamente dalla Provincia per fornire vitto, alloggio e assistenza alle persone presenti nel mini centro con capacità di accoglienza di massimo trenta unità.

Sulla questione, l'ex vicesindaco Andrea Rossi aveva anche presentato un documento di voto nel corso dell'ultimo consiglio comunale, proprio per capire cosa ne sarebbe stato dei senzatetto attualmente ospitati in via IV Novembre, ma allo stesso tempo suggerendo all'amministrazione comunale di prendersi carico del centro stesso. «È chiaro che questa struttura è nata all'interno del perimetro formale dell'emergenza sanitaria da Covid 19», aveva spiegato Rossi nel suo intervento, aggiungendo: «A questo punto il Comune chieda alla Provincia un preventivo di spesa per capire quanto potrebbe essere l'impegno finanziario necessario per garantire la continuità di questa struttura abitativa, magari immaginando l'utilizzo dei fondi del Pnrr», la proposta dell'ex vic sindaco. Netta la risposta dell'assessore Zaccaria: «La Provincia non può fare lo scaricabarile con i Comuni, affidarci competenze e incombenze senza poi prevedere un adeguato trasferimento di risorse da destinare all'amministrazione municipale, proprio a copertura di questi extra costi. Stiamo contrattando per cercare di ottenere a titolo gratuito i container», in sintesi aveva spiegato Zaccaria. E così in effetti è stato.

Ad onor del vero, proprio durante il dibattito in aula consiliare, di fronte alle perplessità della consigliera Daniela Rossi circa la necessità di dare a queste persone un congruo tempo necessario di preavviso, «prima di togliere loro un tetto e rimetterli in una situazione di vulnerabilità», l'assessore Frötscher aveva assicurato che nel corso del tempo più e più volte agli ospiti del mini centro era stato spiegato che con il primo aprile per loro sarebbe terminata l'ospitalità a titolo gratuito e avrebbero dovuto trovarsi un alloggio. J.M.













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