Sicurezza delle donne, arriva un vagone rosa
Le iniziative. Quattro le proposte portate in giunta con la collaborazione della Rete antiviolenza Tra i progetti di Strohmer anche l’intensificazione dei controlli sugli shuttle e posti riservati sui bus
Merano. Sono quattro le proposte recentemente portate in giunta dall’assessora Gabriela Strohmer, tutte indirizzate a prevenire la violenza di genere, ma anche a contenere situazioni di disagio negli spazi pubblici come i parchi meranesi, frequentati dai giovani nelle ore serali e notturne.
Proposte concordate con Sigrid Pisanu, responsabile della Casa delle Donne e in collaborazione con la Rete antiviolenza Città di Merano, istituita per volontà del Comune nel 2012 e da allora attiva nel campo della prevenzione, della sensibilizzazione e del contrasto di qualunque forma di violenza contro le donne. Iniziative che l’assessora Strohmer ha girato direttamente al sindaco Paul Rösch in qualità di rappresentante del Comune nella rete interforze che si raduna regolarmente per monitorare la situazione sicurezza in città.
Controlli sul servizio shuttle.
Quindi, la prima proposta scaturisce da una serie di segnalazioni arrivate all’assessora e relative alla situazione dei servizi “shuttle” che nel fine settimana accompagnano i ragazzi in discoteca, mentre alla fine della serata li riportano a casa. «Ci stanno riferendo di casi in cui è dubbia la sobrietà degli autisti degli shuttle – spiega Strohmer – i quali a volte non riportano a casa i ragazzi, li lasciano in qualche piazza o superano i limiti di velocità. Ma abbiamo anche avuto segnalazioni di corse effettuate in sovra numero». Per questo, l’iniziativa è volta a sollecitare proprio il sindaco – quale rappresentante della rete interforze – a intensificare il monitoraggio del problema e a proporre qualche soluzione.
Parchi più sicuri.
Con la seconda proposta, invece, si ripropone l’esperienza dello scorso anno con gli Streetworker – operatori di strada dello Jugenddienst che seguono i ragazzi del comprensorio in difficoltà –, questa volta però nei parchi giochi, e non solo nelle ore pomeridiane, ma anche in quelle notturne, perché, afferma Strohmer, «un parco vissuto è un sicuramente un parco sicuro».
L’illuminazione stradale.
Il terzo tema è relativo all’illuminazione pubblica in città, sempre nelle ore serali. Nel nuovo Piano per l’uguaglianza di genere, che a breve verrà posto all’attenzione della giunta comunale, Strohmer cercherà di mettere nero su bianco quali siano le zone della città che necessitano di una maggiore illuminazione nelle ore di buio. Ovviamente, spiega l’assessora, «senza che questa illuminazione sia in contrasto con la normativa che prevede limitazioni alla luce notturna per evitare che questa disturbi la flora e la fauna di una città, quale Merano, con un ingente patrimonio arboreo».
Un progetto innovativo.
Infine, e questo è un progetto col quale la città si propone come comune pilota per tutta la provincia, si discuterà dell’attivazione di un “vagone rosa” sorvegliato e riservato alle donne che di sera percorrono la linea della val Venosta, tra Malles e Bolzano, ma che potrebbe interessare anche il servizio di autobus con un’assegnazione preferenziale alle donne dei posti accanto all’autista, in particolare nelle ore notturne.
Il fine ultimo dell’iniziativa è proprio quello di aumentare il senso di sicurezza delle donne che per vari motivi, spesso da sole, devono affrontare un percorso cittadino quando la città è meno frequentata.
«Perché anche se magari il pericolo reale non c’è – spiega Strohmer – molto spesso una donna fatica a salire su un autobus o su un treno, quando questi non sono frequentati da un numero sufficiente di persone».
Allo stesso tempo, viene confermata l’efficacia del taxi rosa, iniziativa che permette alle donne di usufruire di un rimborso di 5,50 euro per ogni corsa serale e che solo da inizio anno ha fatto registrare un totale di 407 buoni incassati da 98 donne che hanno utilizzato il servizio.
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