Merano. Veronika Stirner lascia l’Svp. La notizia arriva pochissimi giorni dopo la fuoriuscita dal partito di due consiglieri di Perca, ed è stata diffusa ieri pomeriggio tramite una lettera aperta: a seguito del voto che ha spaccato la maggioranza sull’accessibilità alle automobili del ponte di ferro, l’ex consigliera provinciale ha deciso di abbandonare il partito, corresponsabile dell’accoglimento della mozione con cui la Civica per Merano ha di fatto annullato la decisione della giunta di sperimentare la chiusura del passaggio al traffico motorizzato fino a ottobre. Tra i franchi tiratori, secondo Stirner, ci sarebbe l’assessora Gabriela Strohmer, la cui famiglia possiede anche l’hotel Westend.

C’era proprio Stirner fra le promotrici una raccolta firme tra i residenti di via Speckbacher – dove lei stessa risiede – che avevano richiesto all’amministrazione una proroga della chiusura del ponte di ferro, in maniera da limitare l’inquinamento acustico e ambientale e da accrescere invece la sicurezza della strada, utilizzata dai cittadini di Lana, di Marlengo e di Cermes come scorciatoia verso il centro. Le proteste di pochi esercenti, unite alla successiva raccolta di 300 firme, hanno fatto da traino all’azione politica della Civica per Merano. Il voto segreto – richiesto dalla Civica stessa – ha portato alla netta spaccatura della maggioranza.

Nella lettera aperta inviata all’Obmann Philipp Achammer, l’ex consigliera provinciale scrive che «l’assessora Strohmer, che giusto una settimana prima aveva dato il proprio benestare alla chiusura del ponte al traffico motorizzato, durante l’ultima seduta del consiglio ha dato voto contrario. Non ci sarà forse un collegamento con l’hotel Westend, in via Speckbacher, proprietà di uno dei fratelli Strohmer che vuole a tutti i costi l’accesso alle auto da entrambe le estremità della strada?».

Amara la conclusione della lettera. «Alcuni rappresentanti dell’Svp meranese – conclude Stirner – sembrano completamente incompetenti in materia di mobilità. Sono lobbisti puri e ignorano i pareri degli esperti del settore che hanno consigliato la chiusura, impedendo perfino una fase sperimentale. Ciò fa pensare che in futuro misure ragionate in materia di mobilità continueranno a essere ostacolate dai rappresentanti della Volkspartei. Io ho tratto le mie conclusioni: a Merano sosterrò solo un partito che agisca in modo responsabile in materia di ambiente e mobilità. E lo farò con impegno».