Tappeiner, incendio nella notte Paura per pazienti e personale
Rogo al primo piano. Fiamme in uno dei laboratori: la causa sarebbe un computer difettoso che avrebbe fatto cortocircuito In via Puccini 45 pompieri da Merano, Quarazze e Maia Bassa, con cinque squadre mobilitate nel giro di pochi minuti
Merano. Incendio nel mezzo della notte, all’ospedale Tappeiner. I danni risultano contenuti e non si registrano feriti, ma solo grazie a un massiccio dispiegamento di vigili del fuoco, ben 45 tra quelli di Merano, di Quarazze e di Maia Bassa. La causa del rogo risiede in un computer difettoso, dal quale si sarebbe originato un cortocircuito.
A sirene spiegate nella notte.
L’allarme è scattato poco dopo le due della notte tra venerdì e ieri, quando nella struttura di via Rossini gran parte dei pazienti era immersa nel sonno e del personale c’erano soltanto i medici, gli infermieri e gli operatori impegnati nel turno di notte. Solo pochi giorni prima, martedì 10, il servizio di protezione e prevenzione del Comprensorio sanitario meranese, i pompieri di Merano e di Quarazze e la Croce Bianca si erano cimentati in un’esercitazione all’ospedale. Stavolta, però, il pericolo era reale. In breve tempo le strade del rione musicisti sono state solcate a sirene spiegate dai mezzi di soccorso: 45 i vigili del fuoco sul posto, e tra loro anche cinque squadre di protezione delle vie respiratorie.
Le operazioni al Tappeiner.
Luogo dell’incendio, un laboratorio al primo piano dell’edificio. Ancor prima dell’arrivo dei pompieri il servizio d’emergenza dell’ospedale è riuscito a sedare le fiamme in tempi relativamente brevi e a scongiurare così il pericolo per i numerosi pazienti del Tappeiner. Secondo quanto comunicato dal comandante dei vigili del fuoco meranesi Karl Gamper, la causa sarebbe stata un difetto nel funzionamento di un computer.
Nonostante il rogo fosse ormai sotto controllo, è stato necessario l’intervento dei pompieri per estinguerlo definitivamente e per accertare che non ci fossero ulteriori focolai ancora accesi. I tre corpi di Merano, di Quarazze e di Maia Bassa hanno utilizzato un’autoscala per accedere al laboratorio, ormai completamente immerso in una cortina di fumo grigio, e hanno quindi completato l’operazione di spegnimento. La stanza è stata poi ventilata, e in un’ora il lavoro si è potuto dire concluso, con grande sollievo del personale ospedaliero e dei pazienti.
«L’esercitazione di martedì – dichiara Gamper – ci ha aiutati nell’operazione di stanotte (ieri notte, ndr), risultando utile soprattutto per quanto riguarda la collaborazione coi responsabili in loco».
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