MERANO

Trauttmansdorff torna alle cifre pre-Covid 

Visitatori dei giardini a quota a 386mila nonostante un luglio davvero torrido. Chiusura col botto grazie al «Vintage Market» che ha totalizzato 2.500 presenze in due giorni



MERANO. Con il classico Vintage Market di inizio novembre, martedì scorso si è conclusa la 22esima stagione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff inaugurati nel 2001. Un’annata che segna il ritorno dei visitatori attestati a 386mila, ovvero quasi i 397.466 dell’anno 2019 pre Covid e non lontano dai 427.486 record del 2011, nonostante un luglio torrido che per quel mese ha visto sensibilmente ridotto il numero degli ingressi. Come detto, una stagione soddisfacente, anche nelle parole di Gabriele Pircher, direttrice dei giardini e della gestione e pianificazione del paesaggio. «Dopo il periodo pandemico segnato dalle limitazioni, il 2022 è segnato dal ritorno alla normalità con numeri che sfiorano i 400mila visitatori. Un numero al quale saremmo arrivati se solo luglio non fosse stato così torrido», spiega Pircher. Stagione terminata con il weekend dedicato al Vintage Market – quarta edizione quest’anno - capace di raccogliere in soli due giorni ben 2500 visitatori interessati alla manifestazione nel corso della quale nelle sale che una volta ospitavano Sissi vengono messi in vendita oggetti vintage anche di un certo valore. Ha fatto un certo e piacevole effetto, infatti, ammirare e anche poter acquistare abbigliamento, mobili e oggetti d’uso del periodo dagli anni Venti agli anni Ottanta del secolo scorso. Tanti i visitatori come detto e tante in particolare le famiglie con figli a seguito. «L’iniziativa del Vintage Market è stata curata dal Touriseum ma è chiaro che facciamo squadra e i risultati si sono visti tra ingressi per chi è interessato a visitare i Giardini e ingressi, come in questo caso, per chi è amante del vintage», racconta Pircher che a questo punto completa il bilancio della stagione: «Il mese migliore è stato agosto seguito da aprile anche molto visitato. Per questo motivo, chiudiamo l’anno dedicato al motto Prenditi tempo carichi per la prossima stagione dove oltre alla mostra al Touriseum dal titolo We need You, ovvero, sulla mancanza di personale nella gastronomia, per quanto riguarda i Giardini ci concentreremo sul tema dei neofiti invasivi. In altre parole, la problematica portata dalla diffusione delle specie non autoctone sul nostro territorio», sottolinea Pircher. L'idea è quella di ripetere l’exploit della stagione appena conclusa, puntando sulla strutturazione del parco clienti dei Giardini per il 60% proviene dai cosiddetti paesi “Dach”, per un 20% dalle regioni italiane e per un ulteriore 10% dalla nostra provincia ma anche da paesi di tutto il mondo. Ancora Pircher: «Speriamo che la prossima stagione dal punto di vista atmosferico e del turismo in provincia sia di aiuto. Infatti, noi lavoriamo bene sotto due condizioni: quando non piove e le stagioni intermedie sono miti e quindi stabili e negli anni in cui l’Alto Adige è meta importante del turismo, come è accaduto questo 2022», conclude la direttrice che a tutti da appuntamento per il primo aprile del 2023.

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