Veleni nell’aria di Malles, per Schuler è allarmismo 

La ricerca. I dati forniti da un team di Monaco rivelano la presenza di pesticidi fino in val Slingia L’assessore provinciale: «Qui si gioca con le paure della gente e si crea un danno d’immagine»



malles. I risultati dello studio condotto dall’Istituto di Monaco per l’ambiente, esposti in un apposito convegno a Malles, mostrano un quadro preoccupante per gli abitanti della val Venosta, che secondo le ricerche respirano loro malgrado diversi principi attivi dannosi per l’organismo. Ma l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler contesta la metodologia di analisi dell’istituto tedesco e, anzi, bolla come allarmistici i risultati presentati. «Qui si gioca con le paure della gente, a scapito dell’intera provincia», ha dichiarato alla stampa.

Le rilevazioni mostrano due diversi ordini di problemi relativi ai pesticidi. Il primo, risultato delle misurazioni condotte in quattro diversi punti della valle, riguarda venti principi attivi e sei pesticidi, tra cui Imidacloprid, Fluazinam e Captan, trovati in tutti e quattro i siti. Il secondo, la presenza di pesticidi anche a oltre 1.600 metri di dislivello nella val Slingia, a diversi chilometri dai frutteti più vicini. «L’agenzia provinciale per l’ambiente monitora la qualità dell’aria già da anni – ha risposto Schuler –. Per i fitofarmaci non ci sono soglie stabilite dalla legge, bensì un valore indicativo dell’Organizzazione mondiale della sanità, e qui in Alto Adige siamo ben al di sotto della soglia di pericolo. Bisogna inserire tutto nel giusto contesto: per esempio, sono molto più dannose le emissioni degli impianti di riscaldamento e del traffico. Le esagerazioni procurano un enorme danno d’immagine sia al turismo, sia all’agricoltura».

I dati forniti dall’Istituto di Monaco per l’ambiente, intanto, temprano lo spirito del movimento “La via di Malles”, da anni impegnato – insieme a gran parte della popolazione del paese venostano – nella lotta ai pesticidi. S.M.

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