Via libera al Put: «Ridurrà le emissioni e il tempo in auto» 

Il nuovo piano urbano del traffico. Documento approvato: maggioranza compatta e consensi da parte dell’opposizione  Rösch e Rohrer: «Decisioni basate su processi scientifici. E siamo orgogliosi della partecipazione dei meranesi»


Simone Facchini


Merano. Merano ha un nuovo Piano urbano del traffico. Nessun ribaltone al momento del dunque, come prevedibile: in consiglio comunale la maggioranza ha serrato le fila e pescato consensi anche tra le opposizioni. Il documento è stato approvato con 23 voti favorevoli, 7 contrari e un’astensione.

Meno traffico ed emissioni.

La scientificità dello studio e la condivisione con i meranesi sono i tasti sui quali hanno battuto il sindaco Paul Rösch e l’assessora alla mobilità Madeleine Rohrer presentando ieri mattina il risultato. Ottenuto dopo quasi due anni di lavoro con numeri e convergenze che rasserenano l’ambiente della squadra di governo, a dispetto delle schermaglie che sul tema del traffico avevano contrapposto a più riprese gli alleati. Il Put è zeppo di dati, un paio fra gli altri sono stati scelti dal comunicato ufficiale del Comune per annunciare l’approvazione del Piano: «Se verranno attuati i provvedimenti contemplati, le emissioni nocive per la salute potranno essere ridotte dell’8%. Inoltre la circolazione stradale verrà alleggerita, a vantaggio di tutti gli utenti della strada, perché il traffico diventerà più fluido e gli automobilisti riusciranno a procedere più agevolmente: in media il tempo che trascorreranno in strada diminuirà del 17%».

«Ciurnelli? Nessun pressing».

La conferenza di ieri mattina ha rimbalzato, in modo chiaro seppur senza riferimenti espliciti da parte di Rösch e Rohrer, le critiche manifestate dalla Civica martedì, prima in un incontro con la stampa e poi in aula. «Ha vinto il buon senso, non i giochi politici», ha evidenziato il sindaco. «Il documento presenta dei compromessi, come altrimenti non poteva essere, ma è uno strumento valido per configurare il futuro della mobilità meranese. L’autorevolezza dell’incaricato, l’ingegner Stefano Ciurnelli, è una garanzia di scientificità». «E nessuno lo ha mai messo sotto pressione, Ciurnelli ha sempre avuto carta bianca», ha aggiunto Rohrer replicando alle accuse della Civica, che aveva parlato di “imprinting verde” nell’elaborazione del Put. «La città deve essere orgogliosa di questo lavoro. Dico la città perché in tanti hanno risposto al processo partecipativo che abbiamo voluto intraprendere: prima con una lunga serie di incontri e poi con le osservazioni scritte». Il riferimento è alle consultazioni, alle assemblee pubbliche, ad analisi, rilevamenti e simulazioni presentate, ai seminari coi vari gruppi di interesse, dai rappresentanti del mondo della scuola, ai commercianti, dagli artigiani agli amministratori dei paesi limitrofi. E alle 177 obiezioni sollevate dalla popolazione, «tutte prese in considerazione, un terzo sono state accolte».

In attesa del tunnel.

«Troppe sperimentazioni? Le abbiamo decise laddove proprio il processo partecipativo non aveva espresso una linea condivisa», puntualizza Rohrer. «Ecco perché in corso Libertà vogliamo testare la reintroduzione dei bus del trasporto pubblico. Le posizioni si dividevano fra convinti sostenitori, pareri totalmente contrari e soluzioni intermedie come la fermata con svolta in piazza della Rena. La sperimentazione servirà a chiarire le idee». «In altri punti si tratta di un piano “aperto”, elastico, nel quale salute e sicurezza sono le stelle polari», aggiunge Rösch. Che torna anche a mettere sale su una ferita aperta, determinante per il futuro della viabilità: «Il Put ha la funzione di preparare progressivamente la cittadinanza meranese al tunnel sotto monte Benedetto (che collegherà MeBo e imbocco della Passiria, ndr) e al garage in caverna. La sua realizzazione richiederà sei anni di lavori, ma la Provincia non ha ancora preso alcuna decisione in merito all'inizio dell’intervento».

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