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Violenza giovanile, dopo i casi nel meranese la Provincia punta su sostegno sociale e forze dell’ordine

Piano di azione su più livelli discusso in una videoconferenza con l’assessore Achammer, il Comune di Merano e il Servizio giovani 



BOLZANO. Dopo i recenti episodi di violenza giovanile verificatisi nel Burgraviato, l'assessore provinciale, Philipp Achammer, insieme all'intendente scolastica, Sigrun Falkensteiner, e al direttore dell'Ufficio giovani, Konrad Pamer, ha incontrato oggi, in una videoconferenza online, la vicesindaca di Merano, Katharina Zeller, le direttrici dei distretti scolastici di Merano Città, Maia Bassa e Maia Alta, nonché le rappresentanti del Servizio giovani di Merano ed il coordinatore del servizio che si occupa di violenza nel Forum prevenzione, Lukas Schwienbacher. L'obiettivo dell'incontro era quello di trovare insieme soluzioni per prevenire e contrastare la propensione alla violenza dei giovani provenienti da contesti sociali difficili.

Gli interlocutori hanno espresso la loro volontà di contrastare attivamente la violenza ed il vandalismo dei giovani che crescono in contesti sociali difficili su tre livelli: a livello di intervento, prevenzione della violenza ed a livello dei cosiddetti progetti Time-out. "Con questo ventaglio di misure vogliamo rispondere alle sfide", ha dichiarato l'assessore Achammer, sottolineando che "la propensione alla violenza riscontrata nei giovani non è un problema specifico delle scuole, ma si riflette in vari ambiti e rappresenta, quindi, una sfida per la società nel suo complesso".

La prima cosa da fare è reagire rapidamente e disinnescare la violenza dove sono sorti conflitti in passato, ha spiegato Achammer. "Questo obiettivo deve essere raggiunto attraverso l'intervento ed una maggiore presenza delle Forze dell'ordine in questi luoghi nevralgici della città".

Le Forze dell'ordine sono un importante partner di cooperazione in questo senso, ha detto l'assessore, aggiungendo: "Nel contempo dobbiamo rafforzare il lavoro di prevenzione: dobbiamo dare ai giovani un quadro di riferimento ed un orientamento, soprattutto quando questi mancano a causa di situazioni sociali difficili o di genitori assenti". L'accompagnamento e l'orientamento sono necessari anche per far sì che questi giovani acquisiscano un sistema di valori socialmente accettabile e trovino il loro posto nella società.

Le misure di intervento e prevenzione devono essere affiancate dai cosiddetti progetti di Time-out "in luoghi alternativi", dove i bambini e i giovani sperimentano "un sostegno al di fuori del contesto scolastico", ha affermato Achammer "Lì i giovani dovrebbero sperimentare la consapevolezza di sé e rafforzarsi nella loro personalità".













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Valeria Frangipane

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