Zuegg, ruspe pronte a entrare in azione
Lana. La demolizione dell’ex stabilimento Zuegg di Lana è ormai prossima. Questione, forse, di qualche settimana. Sulla parte retrostante dello stabile sono già sistemate le ruspe che entreranno in...
Lana. La demolizione dell’ex stabilimento Zuegg di Lana è ormai prossima. Questione, forse, di qualche settimana. Sulla parte retrostante dello stabile sono già sistemate le ruspe che entreranno in azione, e l’ex fabbrica è già recintata. Intanto non è ancora risolta la questione dei 500 mila euro che il Comune pretende quali oneri di urbanizzazione. I legali della ditta ritengono di non pagare per la cubatura, mentre l’avvocato del Comune è di parere opposto. C’è stato un ricorso al Tar il cui esito è atteso entro un paio d’anni, per cui l’opera di demolizione dovrebbe comunque iniziare. È previsto anche un senso unico in via Bolzano per consentire la prima parte dell’intervento. Il capannone sarà raso al suolo, fatte salve le facciate che guardano verso Postal e verso piazza Tribus.
Sarà demolita anche la storica torre, che non è più sotto tutela. Per scongiurarne la demolizione c’era stata una levata di scudi: il Curatorium per i beni pubblici culturali e la sezione di Lana dell’Associazione protezionisti (Heimatpflegeverband) avevano avviato un’operazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per sollecitare il Comune a salvaguardare quello che è considerato un simbolo del paese e dell’architettura industriale altoatesina.
A perorare pubblicamente la causa delle sigle protezioniste Wilfrieda Mitterer, Simon Terzer e Josef Oberhofer: «Non siamo affatto contrari alla riqualificazione dello stabilimento, anzi, riteniamo che questa sia necessaria. Ma vogliamo che ne siano mantenute le peculiarità, e in particolare la torre, oltre che il mosaico su un angolo della facciata». Su quei 18 mila metri quadrati la ditta di costruzioni Trendbau ha progettato la realizzazione di un complesso residenziale con negozi, uffici e un punto di ristoro. Per servirlo è stato prefigurato un parcheggio sotterraneo di tre piani con una capacità di 150-180 posti auto. Ed è proprio qui che era sorto il problema: per ragioni strutturali, il garage minerebbe la stabilità della torre generando problemi di sicurezza. Ma ci sarebbero, secondo i protezionisti, accorgimenti tecnici in grado di salvare capra e cavoli, magari spostando l’accesso al garage. La torre, dagli uffici provinciali competenti, non è stata considerata valevole di tutela ambientale e così sarà demolita assieme al resto del capannone. E.D.