i dati

Mobbing sul lavoro, aumenta il numero di richieste: nel 2022 690 casi

La relazione illustrata dalla Consigliera di parità.Le questioni legate al tema della inconciliabilità tra lavoro e famiglia hanno rappresentato il 34,5% dei casi, mentre il 6,6% riguardavano il tema delle molestie sessuali e violenza sul luogo di lavoro

VIDEO Mobbing sul posto di lavoro: ecco come riconoscerlo



BOLZANO. Aumenta il numero di persone che si sono rivolte nel 2022 al servizio antimobbing e dell’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità. Registrati ben 4.000 contatti, che si sono tradotti in 690 casi specifici: il 44% di loro si è rivolto per consulenza o interventi relativi a situazioni di mobbing. Le questioni legate al tema della inconciliabilità tra lavoro e famiglia hanno rappresentato il 34,5% dei casi, mentre il 6,6% riguardavano il tema delle molestie sessuali e violenza sul luogo di lavoro.

I dati sono stati forniti dalla consigliera di parità Michela Morandini nella sua Relazione sull’attività 2022, illustrata in Consiglio provinciale. Come riporta il documento non sono mancate altre richieste di consulenza come per esempio questioni salariali e licenziamenti.

Nel complesso si parla di un aumento della complessità dei casi, il che significa che spesso le persone si sono rivolte alla garante in fase tardiva, o hanno avuto difficoltà in più ambiti, rendendo necessario il lavoro di rete. La maggior parte delle richieste arrivava da lavoratori - soprattutto lavoratrici - del settore pubblico (40%), in seconda battuta nel commercio (20%), quindi dell’industria (18%), del settore ricettivo (15%).
Sul servizio antimobbing "il numero elevato delle e dei partecipanti e i feedback ricevuti hanno dimostrato quanto sia ampio il bisogno di informazione – dichiara la consigliera –. Un’informazione e un intervento tempestivi sono spesso la cosa più importante. Inoltre, le dirigenti ed i dirigenti ricoprono un ruolo importante, sia per la prevenzione che per una rapida azione".

L’impatto della pandemia è stato importante sulle fasce vulnerabili, e che alle consulenze arrivano persone arrabbiate che pensano di essere state lasciate sole: ci sono persone che durante la pandemia sono state tutelate, ma poi lasciate sole, persone che hanno avuto e hanno la paura di non riuscire ad arrivare a fine mese: la politica ha l’importante compito di ridare la fiducia.

In quanto al mobbing, non esiste una legge nazionale, esistono però delle sentenze: si parla di mobbing quando ci sono più forme di discriminazione protratte nel tempo con l’intento di danneggiare la persona e forte impatto sulla sua salute.













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