il caso

Multe stradali, rincari del 10% nel 2023. Il Codacons: «Il Governo blocchi gli aumenti»

Sono 2,5 milioni le multe elevate ogni anno, per un gettito di 3 miliardi annui nelle casse comunali



ROMA. «Sulle multe stradali il Codacons è pronto alla battaglia legale se non saranno bloccati i maxi-rincari del 10% previsti a partire da gennaio 2023».

Lo afferma l'associazione dei consumatori, facendo riferimento al fatto che da gennaio scattano gli aumenti biennali delle sanzioni amministrative previsti dal Codice della strada.

L'aumento di cui parla l'associazione è al momento solo una stima: nel Codice si afferma che l'aggiornamento ogni due anni delle sanzioni amministrative è fatto «in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti».

Il Codacons osserva che già oggi le sanzioni per violazione del Codice della strada rappresentano per i comuni italiani un tesoretto da 3 miliardi di euro annui, grazie ai 2,5 milioni di contravvenzioni elevate ogni anno in Italia anche attraverso 8mila autovelox installati sul territorio.

Un aumento dell'importo delle sanzioni del 10%, oltre ad essere palesemente ingiusto e ingiustificato, afferma l'associazione, peserebbe sulle tasche dei cittadini già svuotate da caro-bollette e inflazione alle stelle, e aggraverebbe la situazione economica delle famiglie.

«Siamo pronti ad impugnare in tribunale qualsiasi aumento delle multe stradali, e ci aspettiamo che il prossimo Governo blocchi i rincari degli importi delle sanzioni che, in questo momento di grave crisi per il paese, rappresenterebbero l'ennesima stangata a danno dei consumatori», conclude il presidente Carlo Rienzi.













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